Promuovere una farmacia green e carbon free. Con questo obiettivo Chiesi Italia, impegnata a realizzare iniziative etiche che contribuiscano alla neutralità carbonica, ovvero azzerando le emissioni di gas ad effetto serra, entro il 2035, come richiesto dall’OMS, lancia il progetto “Farmacia sostenibile. Verso un modello di farmacia carbon neutral”. Una iniziativa per misurare le principali fonti di emissione climalteranti della farmacia e trovare soluzioni fattive e ecologiche. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con CEF, la prima cooperativa di farmacisti in Italia, e il supporto di NATIVA che affianca le aziende nella transizione verso modelli economici rigenerativi.

Il progetto

Il nome delinea l’obiettivo che intende “pilotare” le scelte della farmacia verso l’adozione di politiche green, come acquistare elettricità preferibilmente da fonti rinnovabili, limitare i consumi energetici, preferire carta riciclata e materiali ecosostenibili quali camici in cotone certificato, utilizzare prodotti per la pulizia a basso impatto ambientale, ottimizzare le consegne settimanali dei farmaci. Azioni e scelte che la farmacia green ed ecosostenibile può adottare e via via implementare, dando il proprio contributo alla lotta alla crisi climatica e al benessere del pianeta.

È noto infatti che anche la farmacia non è esente dal rilascio nell’ambiente di agenti inquinanti e/o dal ricorso a fonti di emissioni climalteranti – i cosiddetti hotspot – di cui le più significative riguardano “energia elettrica e gas”, “beni acquistati”, quali principalmente carta, plastica e tessuti, “servizi” inerenti soprattutto alla manutenzione e pulizie e “logistica” per la consegna dei prodotti.

l progetto, ancora pilota, ha coinvolto un piccolo numero di farmacie – Farmacia Marchi, Barbariga (BS); Farmacia De Gressi, Desenzano del Garda (BS); Farmacia Urago Mella, Brescia; Farmacia Ianni, Roma; Farmacia San Giovanni, Roma; Farmacia Matarese, Apricena (FG) – in cui per ogni hotspot, valutato per magnitudo, grado di controllo e accessibilità a soluzioni di miglioramento, si è cercato di individuare soluzioni utili a ridurre le emissioni e favorire una cultura sul tema della carbon neutrality.

Il piano operativo

Prevede la messa a punto di un set di azioni in grado di diminuire in maniera diretta le emissioni di CO2, tra cui l’individuazione di modelli di adesione a progetti certificati per bilanciare le emissioni non eliminabili alla fonte che prevedono l’acquisto di crediti di carbonio (dove 1 credito di carbonio corrisponde a 1 tonnellata di CO2 assorbita, ad esempio attraverso un’azione di forestazione) o il finanziamento di iniziative specifiche di compensazione sul territorio.

Tali azioni consentiranno alla farmacia di contenere fin da subito le proprie emissioni e di farsi promotrice e sostenitrice di iniziative tese al carbon neutral, secondo gli obiettivi europei di neutralità climatica che stabiliscono la riduzione di almeno il 55% delle emissioni entro il 2030 rispetto ai livelli di CO2 del 1990, puntando al 2050 come primo continente a impatto zero sul clima [1] e fra quelli nazionali di transizione ecologica. Un freno al drammatico impatto ambientale: si calcola infatti che ogni anno vengono aggiunti all’atmosfera 51 miliardi di tonnellate di gas serra [2] e si stima un aumento del 50% la domanda mondiale di energia entro il 2050.

L’opinione dei partecipanti al progetto

«Siamo onorati che Chiesi Italia abbia scelto CEF come partner dell’iniziativa che integra il nostro impegno al fianco delle oltre 700 farmacie del network – commenta Vittorino Losio, presidente CEF – Un sentito ringraziamento va ai farmacisti che hanno aderito al progetto pilota». Aggiunge Maria Antonietta Iacovaccio, Direttore Retail CEF: «L’entusiasmo dei farmacisti del progetto pilota conferma che siamo sulla strada giusta per realizzare la prima Rete di farmacie sostenibili: le farmacie del futuro. Lo facciamo offrendo ai nostri soci la possibilità di aderire a contratti di fornitura di energia elettrica al 100% da fonti rinnovabili, adottando politiche paper-save grazie a servizi e sistemi di archiviazione digitali, soluzioni omnichannel, l’ottimizzazione della logistica, la fornitura di espositori durevoli, formando il personale al contenimento dei consumi e altre novità come l’adesione a progetti di compensazione».

Fonti:

  1. UE Nationally Determined Contribution (NDC), 2020.
  2. V Rapporto di valutazione, Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).