Vitamina D: calo dei consumi in seguito all’introduzione della Nota 96

A circa un anno dall’introduzione della Nota 96, è stata registrata una diminuzione complessiva pari al 33% dei consumi e delle spese dei farmaci contenuti in nota 

 

Nell’ottobre 2019 Aifa istituiva la Nota 96, atta a regolamentare la prescrizione a carico del SSN, nella popolazione di età superiore ai 18 anni, dei medicinali per la prevenzione e il trattamento della carenza di Vitamina D.

Trascorsi poco più di 12 mesi dall’introduzione della Nota, l’Agenzia Italiana del Farmaco rende noti i dati relativi agli effetti della sua applicazione, sia a livello regionale, sia nazionale.

Il monitoraggio evidenzia – nei circa dodici mesi di applicazione della Nota – un calo superiore al 33% dei consumi e della spesa dei farmaci ivi menzionati (colecalciferolo, colecalciferolo/sali di calcio, calcifediolo), rispetto ai periodi precedenti. La diminuzione – registrata sia in termini di confezioni erogate sia di spesa sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale – ha portato a un risparmio medio mensile stimato in oltre 9,1 milioni di euro.

La riduzione dei consumi si è osservata perlopiù nella fascia d’età 40-45, soprattutto nelle donne.