Il diabete rappresenta una patologia in continua crescita che, secondo dati dell’International Diabetes Federation, entro il 2045 interesserà 1 adulto su 8 a livello globale. In Italia colpisce attualmente circa 4 milioni di persone, ma sembra destinata a estendersi fino al 10% della popolazione entro il 2040.
Lo scorso 14 novembre è stata celebrata la Giornata Mondiale del Diabete che quest’anno ha avuto come tema chiave ‘Diabete e benessere’.
L’iniziativa FeSDI
FeSDI, che riunisce le società scientifiche di diabetologia, SID e AMD, e Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, insieme a Sport e Salute e ITA-Italian Wellness Alliance, ha promosso per la ricorrenza, su iniziativa della Senatrice Daniela Sbrollini, il Convegno di presentazione ufficiale del World Diabetes Day presso la Sala Zuccari del Senato. Un evento preceduto dall’illuminazione di blu – colore ufficiale della Giornata – di alcuni dei luoghi simbolo della Capitale, nella notte fra il 13 e 14 novembre.
I temi al centro del Convegno
Oltre a scattare una fotografia sulla situazione a livello globale e italiano, il convegno ha focalizzato l’attenzione sull’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e di una adeguata gestione della patologia. Obiettivo quest’ultimo perseguibile adottando un sano stile di vita che contempli una corretta alimentazione e un’adeguata attività fisica.
Al centro della giornata la firma del “Manifesto dei diritti della persona con diabete e dei doveri dell’individuo e della comunità” nonché la presentazione del nuovo Disegno di Legge promosso dalla Senatrice Sbrollini: “Disposizioni per l’arruolamento di atleti con diabete nei gruppi sportivi militari e dei corpi dello Stato”. Nel corso dell’iniziativa è stata presentata, inoltre, la campagna realizzata da FeSDI per l’edizione 2024 della Giornata: “Facciamo squadra attorno al diabete” che invita a unire le forze per affrontare la sfida comune.
Il Ddl per l’arruolamento degli atleti con diabete
La Senatrice aveva presentato in precedenza un disegno di legge, il Ddl n. 287 per rendere l’esercizio fisico prescrivibile alla stregua di un farmaco come strumento di prevenzione e cura. Il Ddl per l’arruolamento degli atleti con diabete nei gruppi sportivi militari o nei corpi dello Stato fa un ulteriore passo avanti anche per l’eliminazione dello stigma che ancora esiste nei confronti di questa patologia. Peraltro, la normativa che impedisce l’accesso agli atleti con diabete nei corpi sportivi militari affonda le proprie radici in un decreto regio.
«L’attività fisica non solo è un vero strumento terapeutico ma esercita i suoi benefici anche a livello psicologico, sociale e di inclusione: si tratta di benefici cumulativi che vanno oltre la gestione della patologia e arrivano al senso di controllo e di appartenenza», ha sottolineato la promotrice del DDL, Presidente dell’Intergruppo parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili, Presidente di Italian Wellness Alliance, «Il Disegno di legge che ho presentato intende dare la possibilità di inserirlo in ricetta medica, così che le famiglie possano usufruire delle detrazioni fiscali. La speranza è che, recuperando attraverso il 730 parte dell’investimento, le persone siano incentivate a impegnarsi in attività positive per la propria salute».
Mettere il diabete al centro dell’agenda politica con un approccio olistico
«Il diabete comporta gravi ripercussioni sulla qualità della vita di chi ne è affetto, e dei suoi famigliari, oltre che un impatto importante sull’economia del Paese, con costi diretti e indiretti legati alla perdita di produttività. Come Intergruppo parlamentare siamo fortemente impegnati nel mettere il tema al centro dell’agenda politica secondo un approccio olistico e multisettoriale, volto a garantire alle persone con diabete gli stessi diritti delle persone sane, portando avanti un’alleanza tra tutti i soggetti coinvolti e promuovendo a tutti i livelli di governo la cultura dei sani stili di vita, dell’attività fisica e della prevenzione. Di questo tema e delle responsabilità dei decisori locali per la promozione della salute parleremo proprio in occasione della prossima Assemblea nazionale ANCI di Torino dal 20 al 22 novembre» ha sostenuto l’On. Roberto Pella, Presidente Intergruppo Parlamentare Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili e Presidente f.f. ANCI.
Lavorare tutti insieme per promuovere efficaci strumenti di prevenzione
L’importanza di ‘fare squadra’ è stata ribadita dal Presidente FeSDI Riccardo Candido, Presidente anche dell’Associazione Medici Diabetologi – AMD, che ha sottolineato da una parte la necessità di assicurare a tutti i pazienti le cure migliori ma dall’altra quella di promuovere con decisione tutto quanto consente di evitare che nuovi soggetti si ammalino, anche attraverso campagne rivolte alle nuove generazioni circa la centralità per la salute di sport e sana alimentazione.
«Il legame tra attività fisica e diabete è sempre più stretto», ha commentato Giuseppe Pugliese, Presidente SID – Società Italiana di Diabetologia. Tuttavia, ha ricordato, la maggior parte dei diabetici di tipo 2 è poco attivo, un fattore quello della sedentarietà che ha probabilmente concorso all’insorgenza della malattia. «L’importanza dello sport, ha quindi sottolineato, non è soltanto finalizzata al controllo glicemico, ma ad un benessere complessivo della persona». Il diabete non costituisce dunque un ostacolo per l’attività fisica; anzi, quest’ultima deve essere praticata proprio come una terapia, alla stregua di altre.
Le alleanze per promuovere la salute anche attraverso lo Sport
In tal senso è stata rinsaldata l’alleanza con Sport e Salute, coinvolta nei mesi scorsi in un protocollo d’intesa firmato insieme a FeSDI e agli Intergruppi Parlamentari “Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili” e “Qualità di vita nelle città”, per promuovere stili di vita sani e fare sensibilizzazione sulla prevenzione di diabete e obesità che va a consolidare un’alleanza strategica nell’ottica di migliorare la vita delle persone con diabete e contrastare il diabete ‘urbano’ e i suoi effetti. «Il gioco di squadra è fondamentale quando si deve affrontare un’emergenza. (…). I dati, soprattutto legati all’infanzia, ci chiamano ad un impegno concreto e a tutto campo. È per questo che oltre ad impegnarci per riqualificare l’offerta di impianti, realizzando anche aree gratuite nelle città per facilitare l’accesso alla pratica sportiva, abbiamo avviato, su impulso del Ministro per lo Sport e i Giovani, del Ministro della Salute, del Ministro dell’Istruzione e del Merito e del Ministro dell’Agricoltura, diverse attività sull’educazione alimentare con iniziative di sensibilizzazione per tutte le fasce d’età, a partire dalle scuole, per diffondere l’importanza di una alimentazione corretta ed equilibrata», ha dichiarato in una nota il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma. Sempre in tema di sport, firmato un protocollo d’intesa tra FeSDI e Lega del Ciclismo Professionistico: alla squadra che circonda il diabete si aggiungono i ciclisti professionisti.