Rapporto OsMed e spesa farmaceutica 2016

Tabella spesas farmaceutica territoriale 2012-2016

È di poco meno di 30 miliardi la spesa farmaceutica (pubblica e privata) fatta registrare in Italia nel 2016. Di questi oltre il 77% (circa 23 miliardi) è stato rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Sono questi alcuni dei numeri più significativi presenti all’interno del Rapporto Nazionale sull’uso dei farmaci (leggi qui), a cura dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), quest’anno pubblicato in una versione decisamente più contenuta rispetto alle precedenti.

Spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera

La spesa farmaceutica territoriale pubblica è stata pari a 13.874 milioni di euro (circa 228,7 euro pro capite), con un aumento del +3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A incidere sulla dinamica di crescita è stato senza dubbio l’incremento del +13,9% della spesa per medicinali di classe A, erogati in distribuzione diretta e per conto, a fronte di una riduzione del -2,5% (pari a 209 milioni) della spesa farmaceutica convenzionata netta. Calo, quest’ultimo, da imputare principalmente alla diminuzione dei medicinali prescritti oltre che dal decremento dei prezzi (sebbene si evidenzi un spostamento dei consumi verso farmaci in media più costosi).

Tabella spesas farmaceutica territoriale 2012-2016
Relativamente all’assistenza farmaceutica ospedaliera, le analisi pubblicate nel Rapporto hanno focalizzato l’attenzione esclusivamente sulla spesa che è stata pari a 3,4 miliardi di euro, per il 71% composta dai farmaci di classe H, per il 19,1% dai farmaci di classe C e per il restante 10,0% dai farmaci di classe A. Per chi vuole effettuare un approfondimento rispetto sia alla spesa farmaceutica ospedaliera sia territoriale si consiglia la lettura dei dati di monitoraggio pubblicati contestualmente alla presentazione del Rapporto (leggi qui). In questo modo, oltre ai dati del 2016 scomposti per singola regione, avrà la possibilità di leggere i risultati delle verifiche rispetto al primo trimestre 2017 che evidenziano un rosso da oltre 500 milioni di euro rispetto al nuovo tetto previsto per i farmaci ad acquisto diretto (la legge 11 dicembre 2016 n. 208 – articolo 1 commi 398 e 399 – ha ridefinito i tetti di spesa della farmaceutica).

Altri aspetti del Rapporto

Tornando al Rapporto occorre sottolineare: 

  • l’aumento della spesa di compartecipazione da parte dei cittadini, che ormai ha superato gli 1,5 miliardi di euro (quota a carico del cittadino eccedente il prezzo di riferimento per i medicinali a brevetto scaduto 1,022 miliardi, ticket per confezione 518 milioni); 
  • l’andamento delle segnalazioni di sospette reazioni avverse da farmaci e vaccini pari a 45.096, in calo rispetto agli ultimi due anni; 
  • la spesa per i farmaci orfani (prodotti che sono potenzialmente utili nel trattamento di una malattia rara, ma non hanno mercato sufficiente per ripagare le spese del proprio sviluppo), pari a 1,393 miliardi di euro, che vede autorizzati in Italia 71 dei 91 farmaci approvati dall’EMA; 
  • l’utilizzo sempre più diffuso dei registri di monitoraggio che a fine anno hanno raggiunto il numero di 170 e che, prevedendo l’applicazione di accordi di rimborso condizionato quali payment by result (59,6%) e cost sharing (29,2%), rappresentano oltre che una preziosa fonte di informazioni anche un’importante voce di entrata per i bilanci delle regioni (nel 2016 il valore dei rimborsi ottenuti sfiora i 700 milioni di euro, cifra molto simile a quella che c’è ancora in ballo rispetto al pay back per gli anni dal 2013 al 2015).

tabella applicazione accordi regionali sulla spesa farmaceutica 2016

Medicinali Innovativi/Epatite C

Infine, grazie ai dati di monitoraggio della spesa gennaio–dicembre 2016, sappiamo che la spesa totale nel 2016 per la categoria dei farmaci innovativi (praticamente tutti autorizzati per il trattamento dell’epatite C ad eccezione del Kalydeco utilizzato per pazienti affetti da fibrosi cistica) ha superato i 2 miliardi di euro al lordo del pay back “monstre” da 1,33 miliardi di euro di cui 737 milioni derivanti dagli scaglioni di sconto previsti dell’accordo prezzo/volume (scaduto 18 giugno del 2016) e dalle note di credito relativi ai prodotti della Gliead Sovaldi e l’Harvoni.