Accordo per collaborazione attiva tra il medico di medicina generale e la farmacia

È stato siglato il protocollo d’intesa tra Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e Federfarma, in cui si sottolinea l’importanza della collaborazione tra il medico di medicina generale e la farmacia, in qualità di figure cardine su cui incentrare l’assistenza primaria, e principali punti di riferimento per i cittadini sul territorio.

firma accordo

Con questo accordo sono fissati alcuni obiettivi da raggiungere congiuntamente: tra questi, la riorganizzazione delle cure primarie incentrata sulle due figure sopracitate, il rinnovo contestuale delle rispettive Convenzioni affinché ciascuna possa tenere conto di quanto previsto dall’altra, per garantire la sinergia tra le attività, il rafforzamento dei rapporti tra medico di medicina generale e farmacia.

«L’eccesso di regole che si stanno determinando nell’area sanitaria rappresenta un potenziale elemento di fragilità perché, invece di agire sulle valutazioni dei professionisti, svuota di fatto il contenuto professionale del loro agire. Il percorso legato alla scelta del farmaco, fatto da ciascuno dei due professionisti deve essere frutto di un confronto tra i due operatori garantendo la valorizzazione dei rispettivi ruoli professionali nell’interesse del cittadino», si legge all’interno del protocollo. In questa ottica l’accordo prevede anche che Fimmg e Federfarma si impegnino a creare le condizioni per la prescrizione e per la dispensazione dei farmaci innovativi tra cui i farmaci biologici e biosimilari.

«Tramite questo accordo si è voluto sottolineare il valore di due figure professionali a cui i cittadini si rivolgono con fiducia, e che hanno le dovute competenze per trasmettere agli assistiti le informazioni necessarie volte a minimizzare il rischio di errori nell’assunzione di farmaci», ha dichiarato Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg.

«L’intesa prevede un rafforzamento e una maggiore sinergia tra i due ruoli professionali assistenziali. Questa attività congiunta consentirà un’accelerazione del processo di territorializzazione dell’assistenza sanitaria, rendendo più agevole l’accesso alle prestazioni da parte dei cittadini», ha concluso Annarosa Racca, presidente di Federfarma.