
Il farmacista può rivestire un ruolo determinante nella gestione di situazioni critiche come quelle determinate dalla diffusione del coronavirus Covid-19, dando le giuste informazioni ai clienti e divulgando una corretta cultura della prevenzione
 Per favorire la diffusione di notizie certe e sfatare le fake news che circolano sul web in merito al coronavirus Covid-19, Federfarma ha predisposto qualche tempo fa un pieghevole informativo distribuito ai cittadini in tutte le farmacie italiane, contenente le informazioni fornite dalle autorità sanitarie e i numeri utili in caso di necessità. Tra le indicazioni più importanti, quella di attenersi scrupolosamente alle norme igienico-sanitarie consigliate (lavare spesso le mani, utilizzare fazzoletti di carta quando si starnutisce, non mangiare carne cruda) ed evitare il contatto diretto con persone che presentano sintomi sospetti.
Per favorire la diffusione di notizie certe e sfatare le fake news che circolano sul web in merito al coronavirus Covid-19, Federfarma ha predisposto qualche tempo fa un pieghevole informativo distribuito ai cittadini in tutte le farmacie italiane, contenente le informazioni fornite dalle autorità sanitarie e i numeri utili in caso di necessità. Tra le indicazioni più importanti, quella di attenersi scrupolosamente alle norme igienico-sanitarie consigliate (lavare spesso le mani, utilizzare fazzoletti di carta quando si starnutisce, non mangiare carne cruda) ed evitare il contatto diretto con persone che presentano sintomi sospetti.
A caccia della mascherina giusta
In particolare, la richiesta più comune che riceviamo in farmacia è l’indicazione di acquisto delle mascherine facciali (ormai quasi introvabili), che i cittadini voglio indossare per proteggersi dal contagio del virus. A questo proposito il farmacista può spiegare che le mascherine chirurgiche non sono efficaci contro il virus, nel dubbio meglio acquistare quelle di categoria FP2 (efficienza minima del 92%) o FP3 (efficienza 98%), che possono garantire una protezione dal coronavirus più completa. Tali mascherine mantengono il loro effetto filtrante fino a otto ore di utilizzo, dopo le quali andranno sostituite.
La loro efficienza è legata alla buona tenuta sul volto: vanno indossate correttamente, molto aderenti a bocca e naso, con particolare attenzione a chi ha barba e baffi. Le mascherine vendute in farmacia devono riportare l’idonea dicitura CE e la classe filtrante e avere un costo ragionevole.
Igiene delle mani e trattamenti farmacologici
Spieghiamo ai nostri utenti che un vecchio gesto quotidiano come lavarsi le mani può ridurre il rischio di contagio e che in assenza di acqua può essere buona norma disinfettare le mani con prodotti igienizzanti a base di alcool o similari (che con estrema cortesia potremmo offrire in dispenser all’interno della nostra farmacia, per il loro e il nostro bene). Ricordiamo inoltre che gli antibiotici non contrastano il coronavirus, ma sono attivi solo su infezioni di tipo batterico. Diamo questa indicazione più in generale a ogni richiesta ingiustificata di antibiotico per contrastare un problema sanitario globale come l’antibiotico-resistenza dovuta ad abuso o uso scorretto di questi farmaci.
Coronavirus: tranquilli sì, ma con prudenza
Infine, non dimentichiamo che la nostra attività quotidiana dietro il banco e il contatto diretto con il pubblico ci rendono soggetti a rischio: è importante adottare misure di prevenzione anche in farmacia, prestando attenzione alla pulizia e alla igienizzazione delle nostre mani e delle superfici di lavoro. Non facciamo gli eroi ma atteniamoci al ruolo di farmacisti e ricordiamo che in caso di situazioni critiche non siamo tenuti all’assistenza diretta, ma dobbiamo indirizzare il soggetto verso le strutture predisposte alla sua presa in carico.
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