L’etica della gestione dei dati sulla salute nell’epoca digitale

Il sempre più ampio utilizzo di soluzioni di e-health, telemedicina, m-health, nanotecnologie, scienze cognitive, cartelle cliniche elettroniche, dispositivi indossabili intelligenti e applicazioni che generano i big data sta apportando cambiamenti significativi nelle pratiche di assistenza sanitaria, ma anche nella gestione dei dati sulla salute. I benefici per i pazienti, per la relazione medico-paziente e per la comprensione scientifica del corpo umano e delle malattie sono indiscussi.

Tuttavia, lo sfruttamento dei dati personali è un argomento delicato, poiché questi ultimi influenzano direttamente la privacy di ciascun individuo. Le situazioni in cui sorgono problemi di scelte strategiche difficili, per quanto riguarda la gestione dei dati personali, sono ogni giorno sempre più numerose.

Utilizzo e registrazione dei dati clinici

La salute digitale è un campo medico in rapida espansione, che si basa sulla disponibilità di quantità sempre maggiori di dati sugli stili di vita, sulle abitudini, sulle storie cliniche e sulle caratteristiche patofisiologiche delle persone. L’ampio ambito della salute digitale comprende categorie come la salute mobile (m-health), la tecnologia dell’informazione sanitaria (IT), i dispositivi indossabili, la telemedicina e la medicina personalizzata. Queste categorie fanno grande affidamento sui dati inerenti alla salute umana. Per convenzione, la raccolta di dati sanitari è mediata da dispositivi medici autorizzati ufficialmente (come per esempio strumenti diagnostici o sequenziatori del genoma), gestiti da professionisti della salute in ambiente clinico e usati secondo normative rigorose. Inoltre, i dati clinici sono normalmente memorizzati nei registri della sanità pubblica, negli ospedali o negli archivi di singoli medici.

In campo tecnologia ordinaria non solo dispositivi medici

La salute digitale, a sua volta, comporta la connessione di dati relativi alla salute, compresi quelli generati dai pazienti stessi, e la capacità di sfruttare il potenziale medico di dispositivi tecnologici di uso comune, come smartphone, app, social media e sistemi di rilevamento disseminati nel nostro ambiente. La maggior parte di questi strumenti non è inizialmente concepita per impiego in ambito medico e i dispositivi stessi non sono commercializzati come apparecchiature mediche. Alcune importanti tecnologie per la salute digitale hanno, però, già varcato la soglia della rigida distinzione tra gadget concessi in licenza e ordinari, e questi ultimi hanno anche iniziato a ricevere la designazione ufficiale di dispositivi medici.

Gli strumenti digitali hanno generato il flusso continuo di dati medici

La salute digitale non si limita alla tecnologia ordinaria, né alle tecnologie mediche ordinarie. Certi strumenti di salute digitale presentano caratteristiche del tutto nuove, come nel caso delle pillole digitali che, grazie a un microcircuito attivato al contatto con liquidi nello stomaco del paziente, possono dire a un sensore esterno se e quando un paziente ha assunto determinati farmaci.

La caratteristica che definisce la salute digitale, tuttavia, ha a che fare con i dati piuttosto che con la tecnologia. Ciò che è distintivo della salute digitale in questo senso è che genera un flusso continuo di dati medici critici tra i pazienti, le loro famiglie e i loro medici (in genere attraverso dispositivi indossabili, portatili, ingestibili o altrimenti impiantabili). L’ambizione della salute digitale è, quindi, giustamente descritta come la creazione di un processo circolare di dati generati dal paziente, che arrivano a dispositivi e/o professionisti della salute (che li analizzano e li interpretano) e che tornano di nuovo ai dispositivi per fornire informazioni sullo stato di salute del paziente e su come gestirlo.

Ecosistema evolutivo dei dati sulla salute

A tal fine, è necessario raccogliere informazioni fenotipiche e comportamentali, nonché dati sullo stato socioeconomico e sull’ambiente abitativo. Anche le informazioni pubblicate sui social media possono rivelarsi potenzialmente rilevanti per la salute delle persone e della popolazione. La salute digitale risiede in ciò che è stato etichettato come “ecosistema evolutivo dei dati sulla salute”, uno spazio che comprende anche dati raccolti dai servizi sanitari, come cartelle cliniche elettroniche, dati genetici o genomici, dati diagnostici, dati relativi alle richieste e simili. Si prevede che questa serie ampliata di dati rilevanti per la salute comporterà enormi progressi in medicina, per esempio aiutando le persone a monitorare il loro stato di salute, assistendo i pazienti nel far fronte alle loro condizioni, sottolineando in anticipo i problemi di salute, personalizzando il trattamento sulle caratteristiche dei singoli pazienti, migliorando i risultati, riducendo i costi e le inefficienze e anche potenziando la scoperta medica e accelerando lo sviluppo di farmaci.

In questo contesto diventa essenziale stabilire aspettative e specifiche previsioni etiche nel mondo digitale ed esplicitare nuovi sistemi di valori etici e legali, tenendo sempre presente questa domanda: la tecnologia digitale potrebbe rappresentare una minaccia di abuso del nostro comportamento etico?

L’innovazione nella salute digitale affronta diverse sfide etiche e politiche

  • Innanzitutto, i dati sono di fondamentale importanza per la salute: l’accesso a quantità sufficienti di dati è, quindi, una condizione primaria per lo sviluppo di strumenti diagnostici, terapeutici e di monitoraggio innovativi.
  • In secondo luogo, l’allineamento con le disposizioni legali esistenti in materia di protezione e sicurezza dei dati e privacy sono fondamentali per l’innovazione della salute digitale. I quadri giuridici possono avere un impatto importante nel facilitare oppure ostacolare i progressi in questo campo. Ciononostante, oggi le disposizioni legali non affrontano l’intera gamma di questioni etiche nell’elaborazione dei dati, né coprono l’intero spettro delle legittime preoccupazioni degli interessati.
  • In terzo luogo, meccanismi di responsabilità affidabili e trasparenti dovrebbero garantire l’identificazione precisa della responsabilità per l’utilizzo dei dati e le loro conseguenze su individui, famiglie e comunità. Inoltre, la responsabilità istituisce anche meccanismi per comunicare informazioni rilevanti per la salute agli interessati.
  • Da ultimo, la prova della sicurezza e dell’efficacia è una condizione significativa per il successo della salute digitale. I prodotti e le applicazioni per la salute digitali concessi in licenza dovranno passare attraverso ampi processi di valutazione e dovranno soddisfare i requisiti di efficienza economica prima che possano essere rimborsati dagli assicuratori e dai sistemi sanitari pubblici.

A fronte di questo panorama i big data possono portare oggi alcuni problemi sul piano etico, problemi che riguardano in particolare la raccolta, l’analisi e l’uso dei dati, soprattutto quando sono impiegati in scopi differenti da quelli che hanno portato alla loro raccolta o quando il paziente non è informato chiaramente sul loro utilizzo. Si possono creare situazioni in cui l’abuso dei dati arreca danni agli individui in termini di illegittima sorveglianza, critiche severe se non addirittura discriminazione. Si tratta di situazioni complesse che necessitano di analisi più approfondite di quelle eseguite sinora, in particolare per quanto concerne le conseguenze sulla salute dei pazienti.

Fonti

https://ec.europa.eu/research/ege/index.cfm

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