Aderenza alla terapia: dal 1° dicembre in Veneto farmacie ufficialmente attive

In Veneto dal 1° dicembre inizia  ufficialmente il coinvolgimento delle farmacie nell’aderenza alla cura del paziente cronico. Secondo Federfarma Veneto il risparmio per la collettività sarà di 400 milioni di euro

Il 1 dicembre 2018 inizierà ufficialmente il coinvolgimento delle farmacie venete per migliorare l’aderenza alla terapia del paziente cronico. Un percorso che interesserà i circa 4.300 farmacisti che lavorano nelle  farmacie presenti sul territorio e saranno coinvolti per il momento nella gestione dei pazienti cronici delle seguenti patologie: diabete e BPCO (una malattia dell’apparato respiratorio).

Il paziente al centro

Con il coinvolgimento delle farmacie nella presa in carico del paziente cronico si migliora l’aderenza alla cura e si porta un risparmio al sistema sanitario. Il paziente, una volta che ne ha dato disponibilità, potrà confrontarsi con il farmacista per il corretto approccio alla terapia. “Stiamo costruendo un modello che può far risparmiare ai veneti circa 400 milioni di euro e che se applicato a livello nazionale potrebbe portare a uno sgravio di oltre 4 miliardi di euro per le casse dello Stato. Non è solo una questione di freddi numeri, ma con questo progetto possiamo aiutare potenzialmente circa 60.000 pazienti migliorando in modo concreto la loro qualità della vita ed incidere sull’aspettativa della stessa.  Il progetto è già presente in altri stati europei, come  Spagna e Inghilterra, e sta dando risultati importanti. Questo rappresenta per noi un punto di partenza e non un punto di arrivo perché insieme alla Regione miglioreremo via via il progetto”, afferma Alberto Fontanesi, presidente di Federfarma.

Come funziona?

Nel pieno rispetto della privacy il sistema sanitario regionale che gestisce la ricetta elettronica segnalerà alle farmacie i pazienti non aderenti alla cura che verranno contattati direttamente e daranno la loro eventuale disponibilità ad accettare il servizio di aiuto. Il coinvolgimento delle farmacie è stato anticipato da un dettagliato il piano formativo per gli operatori che è stato validato dai competenti uffici regionali.

Continua Fontanesi: “Si tratta di un’autentica rivoluzione che permetterà di migliorare gli standard di cura e porterà un risparmio per il sistema sanitario. La Regione ha dimostrato una grande lungimiranza nell’attivare questo percorso di collaborazione con le farmacie. Una scelta che valorizza la presenza capillare sul territorio, la competenza e la fiducia che i cittadini ripongono nelle farmacie e nei farmacisti. L’obiettivo di Federfarma Veneto è quello di mettere al centro il paziente cronico per alzare il livello di aderenza alla cura e dare un importante supporto al sistema sanitario. Questo progetto avrà un impatto ancora maggiore nelle zone particolarmente disagiate e difficilmente raggiungibili perché permette al paziente di avere un punto di riferimento vicino in grado di supportarlo in ogni momento”.