Nel corso del 2021 sono stati 7,7 milioni gli italiani di età superiore agli 11 anni ad aver consumato alcool in modo tale da esporre a rischio la propria salute. Se gli uomini sono tornati in buona sostanza a valori pre-pandemici, a preoccupare maggiormente sono le donne, i giovani e gli anziani. A fotografare la situazione  l’Osservatorio nazionale alcool dell’Iss, che ha rielaborato i dati Istat in occasione dell’Alcohol Prevention Day

In Italia nel 2021 sono stati quasi 8 milioni i consumatori di alcool a rischio e 3 milioni e mezzo i binge drinker. 7,7 milioni di cittadini hanno consumato alcool nel corso dell’anno in quantità tali da mettere a rischio la propria salute. Tre milioni e mezzo sono stati coloro che hanno bevuto per ubriacarsi e 750mila i consumatori dannosi, coloro cioè che hanno consumato alcool provocando un danno alla loro salute, a livello fisico o mentale.

Anche se i valori sono generalmente diminuiti tornando a un livello sovrapponibile a quello pre-pandemia, occorre comunque rimarcare che i livelli registrati rimangono comunque troppo elevati e ben distanti dagli obiettivi di Salute sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Italiani e alcool

«I consumi di alcol in Italia evidenziano una situazione di ritorno ai livelli pre-pandemia Covid-19, anche se cresce l’esposizione al rischio da parte delle donne, tanto giovanissime, quanto anziane – ha sostenuto Emanuele Scafato, Direttore dell’Osservatorio nazionale alcool dell’Istituto superiore di sanità – Al fine di delineare la roadmap di una prevenzione nazionale, ma anche mirata, il più efficace possibile, è necessario intercettare tutti i consumatori a rischio, a sostegno oltretutto degli obiettivi delle strategie europee e globali».

I consumi

A consumare alcolici nel nostro Paese sono 36 milioni di soggetti, di cui 20 milioni di uomini e 16 di donne. I consumatori abituali, ovvero quanti hanno consumato alcolici quotidianamente sono stati dieci milioni e mezzo di italiani over18 anni. Più a rischio i giovani (circa 1,4 milioni tra 11 e 25 anni, di cui 620mila minorenni), le donne (2,5 milioni) e gli anziani (2,6 milioni, di cui molti eccedono su base quotidiana).

Binge drinker e consumatori dannosi

Sono stati 3,5 milioni i binge drinker, in particolare maschi, di cui 83 mila minorenni. In quest’ultimo caso, è stato sottolineato un calo dei consumi da parte maschile rispetto al 2020, mentre rimangono stabili i consumi femminili. Inoltre, i consumatori dannosi di bevande alcoliche sono stati 750 mila, anche qui in diminuzione rispetto agli 830 mila del 2020.

Ancora una volta però, la decrescita è stata maschile e non femminile, con il risultato che la quota di donne con danno da alcool ha toccato quota 300 mila. Più in generale, si evidenzia che dei 750 mila consumatori dannosi in necessità di trattamento, è stata intercettata solo una quota residuale, pari all’8,5%.

A livello ospedaliero, infine, sono stati 35.307 gli accessi in Pronto Soccorso causati dall’alcool, di cui il 10% richiesto da minori e 45.270 le dimissioni, con un incremento del 20,2% e del 4,2% rispettivamente.