Assofarm: pieno sostegno delle farmacie comunali al rafforzamento della rete distributiva dei vaccini

Le farmacie Comunali danno pieno sostegno al progetto di rafforzamento della rete distributiva dei vaccini introdotta nei giorni scorsi dal Ministro alla Salute Roberto Speranza

Pieno sostegno da parte delle Farmacie Comunali al progetto di rafforzamento della rete distributiva dei vaccini introdotta nei giorni scorsi dal Ministro alla Salute, nonostante al momento non sia chiaro quale ruolo svolgeranno i farmacisti, fermo restando che la legge 178/2020 già consente la somministrazione di vaccini nelle farmacie aperte al pubblico, sotto però la supervisione di medici assistiti, se necessario, da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato.

Assofarm – commenta il presidente Venanzio Gizziè stata la prima a fare una proposta simile al Governo. Crediamo però che il nostro coinvolgimento debba riguardare due dimensioni: i locali dei nostri presidi, presenti in tutto il territorio nazionale, ma anche i professionisti sanitari che in essi operano. Dobbiamo infatti ricordare che in tanti altri paesi europei la figura del farmacista vaccinatore è già realtà da tempo”.

Se nei prossimi mesi saranno disponibili 80 milioni di dosi – continua Gizzi – e se vogliamo concretizzare la volontà del Presidente Draghi di somministrare 500mila dosi al giorno, alla forza logistica delle 19.000 farmacie presenti sul territorio dovrà essere affiancata anche la presenza di nuovi professionisti sanitari abilitati all’inoculazione del farmaco. Non ha senso creare nuovi luoghi distributivi se poi non ci sono abbastanza professionisti che possono distribuire. I conti sono presto fatti: se ogni farmacia facesse 13 vaccinazioni al giorno, il nostro settore coprirebbe la metà dell’obiettivo di Draghi”.

Secondo Assofarm dovrà essere quanto prima chiarito se tra il “personale sanitario opportunamente formato” potranno rientrare anche i farmacisti; in attesa che il ruolo del farmacista venga chiarito, intanto l’associazione ha avviato percorsi formativi per i propri farmacisti, in modo che questi ultimi siano tecnicamente pronti nel momento in cui saranno abilitati a somministrare vaccini anti-Covid.