L’andamento dell‘incidenza del cancro nelle coorti di nascita più recenti riflette in gran parte i cambiamenti occorsi nelle esposizioni ai fattori di rischio nei primi anni di vita, prefigurando uno scenario futuro assai preoccupante.
È quanto emerge da un’indagine condotta dall’American Cancer Society – che analizza l’incidenza e la mortalità di 34 tipi di cancro negli USA suddivisi per coorte di nascita – pubblicata su The Lancet Public Health che conferma l’allarmante aumento dei casi di tumore tra i più giovani già precedentemente segnalata da altri studi.
Lo studio condotto
L’indagine ha analizzato un campione di 23,6 milioni di americani nati tra il 1920 e il 1990 che hanno sviluppato almeno uno dei 34 diversi tipi di tumore presi in esame nell’arco di un ventennio e, più precisamente, negli anni compresi tra il 2000 e il 2019.
Sono stati altresì analizzati 7,35 milioni di decessi avvenuti per una tipologia di tumore che rientrasse tra le 25 monitorate nel corso del medesimo lasso di tempo. I tassi specifici di incidenza e mortalità per coorte di nascita sono stati calcolati tenendo conto degli effetti dell’età e del periodo, suddividendo i gruppi in intervalli di cinque anni dal 1920 al 1990.
Le tipologie di tumori indagate
Lo studio ha messo in luce un elemento di grande preoccupazione: il rischio di sviluppare determinate tipologie di tumori è aumentato in ogni coorte di nascita. Più in dettaglio, alcuni tumori mostrano un’incidenza doppia se non tripla tra i nati degli anni ’90 rispetto a quelli del 1955.
Rappresentano un esempio in tal senso il tumore dell’intestino tenue, con un’incidenza superiore di 3,56 volte tra le due coorti considerate, quello del rene e pelvi renale, +2,92, del pancreas, +2,61, fegato e vie biliari intraepatiche nelle donne, +2,05 volte. Allo stesso modo, ulteriori 9 tipi di cancro dopo un iniziale declino nei target più anziani hanno evidenziato una recrudescenza, ovvero un aumento dell’incidenza, tra le coorti di nascita più giovani.
Guardare al futuro puntando sulla prevenzione
Dallo studio è emersa una maggiore incidenza di 17 dei 34 tipi di tumore indagati nelle coorti di nascita più giovani. Questo elemento suggerisce che l’esposizione a fattori cancerogeni durante l’infanzia e la prima età adulta è aumentata significativamente nel tempo.
Non va dimenticato, tuttavia, che per quanto concerne la maggior parte dei tumori, i tassi di mortalità sono diminuiti negli anni grazie ai progressi della ricerca scientifica, di terapie sempre più efficaci e a diagnosi più precoci.
Lo studio evidenzia, tuttavia, come 10 dei 17 tumori la cui incidenza è in aumento tra i più giovani sono legati all’obesità. Ne consegue che, in assenza di significativi interventi di prevenzione, si rischia di aumentare il carico futuro di patologie neoplastiche, vanificando così i progressi sinora raggiunti nella battaglia a queste patologie.