L’azitromicina è un antibiotico ampiamente utilizzato, tra l’altro, in caso di infezioni batteriche delle vie respiratorie. Aifa ha diramato un comunicato per fare chiarezza sul tema del suo utilizzo e ribadire che nessun antibiotico è consigliato nel trattamento di pazienti Covid

L’azitromicina è un antibiotico appartenente alla categoria dei macrolidi, particolari molecole che agiscono interferendo con la sintesi proteica del microrganismo patogeno e comportando, di conseguenza, il blocco della crescita e della moltiplicazione del microbo. Generalmente gli antibiotici macrolidi hanno un’azione batteriostatica ma, se somministrati ad alte dosi, divengono anche battericidi.

L’azitromicina viene impiegata per far fronte a diversi tipi di infezioni, tra cui le infezioni delle vie respiratorie superiori e inferiori, le infezioni odontostomatologiche, le infezioni della cute e dei tessuti molli e le infezioni uro-genitali. Si tratta di una terapia per bocca i cui dosaggi variano a seconda del tipo di infezione da combattere.

Azitromicina e Covid

Il vasto impiego dell’azitromicina nelle infezioni polmonari ha indotto molti a credere che questo antibiotico potesse dimostrarsi utile anche a combattere l’infezione da Sars-Cov-2 a domicilio, tanto che con il nuovo picco di contagi determinato dall’avvento della variante Omicron, si è generata una vera e propria “corsa” all’azitromicina, al punto che numerose farmacie italiane ne sono rimaste sprovviste. Questa situazione, con la conseguente indisponibilità del farmaco laddove realmente necessario, ha spinto l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) a delle necessarie precisazioni, diramate con un comunicato lo scorso 13 gennaio.

Anche in passato era stato chiarito ripetutamente, e quindi ribadito da tutte le Linee Guida nazionali e internazionali per la cura del Covid, che gli antibiotici sono utilissimi nel trattamento di infezioni batteriche, in molti casi dei veri e propri farmaci salva-vita, ma che gli stessi si dimostrano inefficaci per quelle infezioni causate da virus, come è il caso del Sars-Cov-2.

Fin dall’inizio della pandemia, l’Aifa ha scoraggiato fortemente l’uso dell’azitromicina per il Covid sulla base dei risultati di studi clinici accreditati che hanno dimostrato come non vi sia alcuna evidenza sul fatto che l’azitromicina abbia un effetto protettivo sulla evoluzione dell’infezione da Covid, né in termini di riduzione della trasmissione, né dei tempi di guarigione, o di mortalità.