Bpco: la tripla associazione fissa in un inalatore unico può migliorare l’aderenza terapeutica

Broncopneumopatia cronica ostruttiva: è disponibile per i pazienti italiani la prima tripla associazione fissa in formulazione extrafine in un unico inalatore. Il farmaco è frutto della ricerca Chiesi e può avere ricadute positive nell’aderenza alla terapia

È stata approvata in Italia la prima tripla associazione fissa extrafine, somministrata in un unico inalatore, indicata per il trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Il farmaco, messo a punto da Chiesi, rappresenta un’importante novità terapeutica per gli oltre 3,5 milioni di italiani affetti dalla patologia.

A essere colpiti dalla broncopneumopatia cronica ostruttiva sono principalmente i fumatori assidui (per circa il 90%), nei quali la patologia può insorgere già intorno ai 50 anni. La mancanza di respiro, che inizialmente si avverte solo sotto sforzo, col passare del tempo arriva a manifestarsi anche a riposo, impedendo persino di svolgere le abituali attività quotidiane.

“Trattandosi di una patologia cronica e progressiva, ai fini di una corretta gestione della Bpco sono necessarie da un lato una diagnosi il più precoce possibile, dall’altro una somministrazione della terapia attenta e regolare da parte del paziente”, dichiara il Professor Antonio Spanevello, Professore di Malattie dell’Apparato Respiratorio, Università dell’Insubria – Istituti Maugeri. “Nella BPCO l’aderenza è intorno al 30%. La disponibilità di un’opzione terapeutica che consente di utilizzare un inalatore unico con un’unica posologia rappresenta una semplificazione sostanziale per il malato, con ricadute molto positive sull’aderenza e sul successo della terapia”.

Fonte: Chiesi Farmaceutici

La tripla associazione fissa ICS/LABA/LAMA mette insieme in un unico spray tre principi attivi:

uno steroide inalatorio (ICS); interviene sul processo infiammatorio, che aumenta il rischio di infezioni e di riacutizzazioni, responsabili della progressione della malattia e del peggioramento della qualità di vita

due broncodilatatori (LABA/LAMA); agiscono sull’ostruzione delle piccole vie aeree, cui è legata la dispnea, ovvero la fatica a respirare, uno dei sintomi principali della BPCO.

“Altra peculiarità di questa tripla associazione fissa è la sua formulazione extrafine: i tre principi attivi sono erogati in particelle di piccole dimensioni, rispetto a quelle delle altre associazioni indicate per la Bpco. Ciò garantisce una distribuzione omogenea e una elevata deposizione in tutto l’albero bronchiale, comprese le piccole vie aeree, solitamente più difficili da raggiungere, e consente ai tre principi attivi di lavorare in sinergia a livello delle vie aeree, a tutto beneficio per il paziente”, afferma il Professor Alberto Papi, Direttore della Clinica di Malattie dell’Apparato Respiratorio, Università di Ferrara.

“Mettere a disposizione dei pazienti la prima tripla associazione fissa extrafine in un unico inalatore rappresenta un grande traguardo per Chiesi, che conferma l’importante contributo della ricerca italiana all’innovazione scientifica nell’area delle malattie respiratorie”, dichiara Raffaello Innocenti, Direttore Generale di Chiesi Italia, la filiale italiana del Gruppo Chiesi.