L’annuale Stada Health Report nel 2022 ha coinvolto quasi 30 mila persone in 15 Paesi, con l’obiettivo di fornire dati con una solida base scientifica su cui fondare le decisioni in materia di cura della salute delle persone, in linea con la purpose (lo scopo) di Stada, “Caring for People’s Health”.

Si è indagato in particolare sull’impatto che ha avuto il Covid-19 sui comportamenti di tutti noi e sulla nostra salute fisica e mentale. È emerso che la pandemia ha avuto una ricaduta significativa e prolungata su moltissimi ambiti della nostra vita, sul nostro benessere anche mentale e su alcune norme igieniche che da prescrizioni di legge sono diventate azioni abituali e volontarie.

Gran parte degli intervistati dichiara di fare tuttora attenzione a stare lontano da persone che starnutiscono o tossiscono (55%); di lavarsi accuratamente le mani (52%); di evitare gli assembramenti e le occasioni di aggregazione sociale (50%); di indossare la mascherina in luoghi affollati come autobus e cinema (50%), di continuare a utilizzare disinfettanti per le mani,(50%) e di pulire le superfici dove mangia o beve (44%).

Inoltre, un italiano su due (48%) ha deciso di seguire una dieta più sana con l’intento di evitare di ammalarsi. L’alimentazione sana, infatti, è la principale azione di prevenzione compiuta negli ultimi 12 mesi dai connazionali, seguita dalla richiesta di consigli al medico di famiglia o ad altri professionisti del settore (26%) e dall’acquisto di una scorta di integratori di vitamine e minerali in misura maggiore rispetto a prima.

Le donne risultano essere le più colpite dalla pandemia insieme ai più giovani, dai 18 ai 34 anni, nei quali lo stress è aumentato molto di più rispetto alle altre fasce d’età. Il 62% delle donne riferisce un aumento dei livelli di stress, contro il 42% degli uomini e il 45% dichiara che la propria salute mentale è peggiorata rispetto al 23% degli uomini.

Oltre alla pandemia, i cambiamenti climatici, le questioni legate alla sostenibilità ambientale, il rincaro energetico, i problemi finanziari e di lavoro e la guerra in Europa, sono tutti fattori che hanno contribuito, e continueranno a farlo, a compromettere la serenità d’animo delle persone e la qualità del sonno. Per questo motivo il bonus psicologo è andato rapidamente esaurito e si sta pensando di inserire la figura di questo specialista in farmacia per dare sostegno a chi ne sente la necessità.