Convention Sintifarma: un nuovo sindacato

 

Farmacisti titolari provenienti da più Regioni d’Italia, in cerca di un nuovo punto di riferimento per difendere i propri interessi, si sono dati appuntamento a Roma alla prima Convention Sintifarma, il nuovo sindacato nato lo scorso 24 giugno con l’obiettivo di rendere attiva e diretta la partecipazione di tutti i titolari.

Gli associati sono iscritti direttamente al sindacato e non attraverso le associazioni provinciali. Ai congressi di Sintifarma, come ha spiegato il vicesegretario nazionale Raffaele D’Ettorre, “possono partecipare tutti gli iscritti con diritto di parola”. In particolare: il diritto di voto spetta ai Delegati provinciali, eletti di volta in volta dalle Assemblee provinciali precongressuali, che determinano con il loro voto il risultato congressuale, pertanto, ogni decisione attinente il futuro della farmacia viene presa solo con il consenso assembleare.

 Un “Sindacato duro e puro” lo ha definito il Segretario nazionale Sintifarma Mario Sindaco, “fatto di persone e non un’agenzia federativa di Provincie”. Un sindacato aperto al confronto e alla critica costruttiva, afferma unanime il direttivo composto da Raffaele D’Ettorre vicesegretario, Giuseppe Margapoti tesoriere, Salvatore di Stefano, Maurizio Guerra e Antonio Sacchetti consiglieri, che chiede ai suoi iscritti il dibattito.

Con la volontà di ricostruire insieme la Farmacia e difendere una categoria definita a ‘rischio di estinzione’ visti gli attacchi subiti, dai tagli sui margini, ai farmaci distribuiti fuori farmacia, e così via a minare l’impresa fino a rischio fallimento e oltre, ai farmacisti interessati ad affrontare con Sintifarma le sfide del futuro, viene offerta sostenibilità finanziaria, grazie all’accordo raggiunto con l’Istituto di Credito Unipol Banca Italiana.

Maria Elisabetta Calabrese

1 COMMENTO

  1. Ho dato l’adesione a Sintifarma da tempo, sono pienamente d’accordo con le Vs. direttive.
    Vorrei un Vs. cortese consiglio :
    voglio ripianare i debiti vs. i fornitori che per i piani di rientro mi hanno applicato un tasso del 7% !
    Ho bisogno di aiuto a non farmi “sbranare” in questo modo, considerando ,inoltre, che le banche hanno ridotto gli affidamenti !
    Grazie

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