Fofi e Federfarma: farmacisti punto di riferimento nell’emergenza Coronavirus

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Fofi e Federfarma, per voce dei rispettivi presidenti, confermano che i farmacisti hanno ricevuto le indicazioni necessarie per operare in sicurezza, affrontare eventuali casi sospetti e informare e orientare il pubblico sul tema del Coronavirus

L’allarme suscitato dall’individuazione di focolai di infezione da COVID-19 sul territorio nazionale non deve far dimenticare che tutte le strutture del Servizio sanitario e tutti i professionisti della salute sono mobilitati per fornire informazione e assistenza, in particolare sul territorio.

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I dati sulla situazione italiana aggiornati alle 18 del 25 febbraio e pubblicati sul sito del Ministero della Salute riportano: 322 persone contagiate dal coronavirus Sars-CoV-2, 10 deceduti e 1 persona guarita.

“Come abbiamo comunicato nei giorni scorsi, le farmacie di comunità restano aperte anche nelle zone colpite”, dice il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli. “In Lombardia abbiamo inviato a tutti i farmacisti le indicazioni necessarie sia per operare in sicurezza, sia per affrontare eventuali casi sospetti e per informare e orientare il pubblico, il tutto sulla base delle indicazioni del Ministero della salute, dell’Istituto Superiore di Sanità e delle autorità regionali”.

Marco Cossolo, presidente di Federfarma, dichiara: “Le nostre strutture restano il primo presidio sul territorio e mi piace sottolineare l’esempio di quella collega rimasta sempre aperta in una delle aree più a rischio. Dobbiamo garantire la salute degli operatori anche a tutela dei cittadini utilizzando mezzi adeguati di protezione per non creare panico tra chi si reca in farmacia”. Federfarma esprime anche profonda gratitudine alla rete delle farmacie, per la prova di alta responsabilità che sta dando al Paese. Tutte le farmacie stanno fornendo le corrette e dovute informazioni ai cittadini e, in particolare, nelle aree in cui si sono sviluppati i focolai di infezione, pur nelle difficoltà, i farmacisti non arretrano assolutamente nell’esercizio del proprio compito, dando esempio di compostezza e di senso del dovere.

“La nostra professione, le nostre organizzazioni e società scientifiche sono come sempre a fianco della popolazione e i cittadini sappiano che possono contare sui 100.000 farmacisti italiani anche in questa emergenza”, aggiunge Andrea Mandelli.

Mascherine e prevenzione del contagio: un chiarimento

Tra gli aspetti che hanno investito direttamente le farmacie vi è l’approvvigionamento di mascherine e di gel disinfettanti. Sul punto, interviene Mandelli: “Occorre distinguere i due casi: l’uso delle mascherine non ripara dal contagio chi è sano, bastano le misure di igiene ed evitare i contatti ravvicinati, come per  l’influenza, mentre sono necessarie a chi è già malato, di qualsiasi malattia respiratoria, per evitare di diffondere i patogeni”.

No alle speculazioni sui prodotti per prevenire il contagio da Coronavirus

Diverso è il caso dei gel disinfettanti, effettivamente utili per la detersione delle mani. La carenza momentanea di questi prodotti ha generato ulteriore preoccupazione e, come spiega Cossolo, “sul web, sui siti di e-commerce, stiamo assistendo a speculazioni assurde con i prodotti a costi fuori da ogni logica”. Attualmente è allo studio la possibilità di produrre questi gel nei laboratori di galenica delle farmacie: “I laboratori della farmacie di comunità e di quelle ospedaliere sono in grado di allestire questi prodotti”, dice la professoressa Paola Minghetti dell’Università degli Studi di Milano, presidente della Società Italiana Farmacisti Preparatori. “Si tratta di mettere a punto un protocollo sulla base della Farmacopea, così da garantire il rispetto delle buone pratiche e la costanza di caratteristiche e qualità del prodotto”. Una risposta ai bisogni della collettività e anche un contrasto alle speculazioni.

Sulle speculazioni fatte sui prodotti utili a prevenire il contagio da Coronavirus è tornata anche Federfarma, rilasciando un comunicato con il quale “ha dato disposizioni alle proprie organizzazioni territoriali di intervenire legalmente per reprimere ogni forma che, seppur per casi isolati, si presentasse come speculativa sulla vendita di prodotti e presidi che in questo periodo sono oggetto di richieste straordinarie, come le mascherine protettive e i prodotti disinfettanti. In tale attività, Federfarma garantirà ogni supporto alle organizzazioni territoriali e, qualora si avviassero procedimenti penali a carico di farmacie che abbiano commesso attività speculative, si costituirà parte civile a difesa della Categoria”.