Corso di aggiornamento per farmacisti: Covid-19 nei luoghi di lavoro non sanitari

L’emergenza legata al Covid-19 ha portato un cambiamento nelle pratiche di gestione, accesso e permanenza anche nei luoghi di lavoro non sanitari.
Abbiamo visto dei mutamenti all’interno di tutte le aziende per quanto riguarda la gestione e l’organizzazione interna e la situazione diventa ancora più delicata per coloro che hanno a che fare con il pubblico.

In questo senso, sapere come orientarsi tra le normative vigenti è fondamentale: questo il pensiero dietro al corso “Covid-19 nei luoghi di lavoro non sanitari”. Il corso è strutturato in video-lezioni e ha una durata di 2 ore; è un corso in modalità FAD, pertanto fruibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 da PC, tablet e smartphone.
Il video corso consente di assicurare una sufficiente formazione ed informazione soprattutto ai Lavoratori, Preposti, Dirigenti e Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) delle aziende non sanitarie, ma anche ai loro RSPP/ASPP, in merito ai protocolli di regolamentazione anti contagio a carattere generale stabiliti dai DPCM (Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri) e dalle diverse ordinanze regionali ad integrazione delle disposizioni nazionali.

Perché è un corso utile ai lavoratori della farmacia?

La farmacia territoriale è un luogo potenzialmente esposto a un rischio di contagio. Diventa quindi obbligatorio per ogni lavoratore, farmacista o altro dipendente, adottare comportamenti e mettere in atto tutte le misure precauzionali a tutela sia di se stessi sia dei clienti della farmacia.
Inoltre il corso viene considerato come parte dell’aggiornamento relativo alla sicurezza, portando il duplice vantaggio in termini di prevenzione e tutela della salute alla luce del rischio derivante da Covid-19, sia permette di accumulare due ore relative all’aggiornamento sulla sicurezza.
Infatti, poiché l’11 marzo 2020 l’OMS ha sancito che il focolaio di COVID‐19 poteva essere considerato una pandemia, il COVID‐19 rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre adottare misure identiche per tutta la popolazione.
Ne deriva che l’esposizione all’agente biologico Covid‐19 nei luoghi di lavoro determina l’assoggettabilità al D.Lgs. 81/08, con tutti gli obblighi a essi correlati in capo al Datore di Lavoro, tra i quali l’integrazione o aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) che attesti l’adozione di un piano di misure di carattere tecnico, organizzativo e procedurale finalizzato alla riduzione del rischio di contagio a tutela di tutti i lavoratori.

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