Cresce la spesa farmaceutica convenzionata nel Q1 2020

Aumenta nei primi quattro mesi dell’anno la spesa farmaceutica convenzionata, a fronte di una leggera diminuzione del numero complessivo di ricette. Sono i principali dati emersi dal rapporto Aifa sul Monitoraggio della spesa farmaceutica per il primo quadrimestre dell’anno in corso

Sono stati pubblicati a metà settembre da Aifa i dati relativi all’andamento della spesa farmaceutica nel periodo gennaio-aprile 2020 rispetto agli stessi mesi del 2019 (rapporto “Monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale e regionale – Gennaio-Aprile 2020”). I dati raccolti su base mensile dall’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed) mostrano un leggero aumento (+23,5 milioni di euro) della spesa convenzionata netta a carico del Servizio sanitario nazionale (pari a 2.669,4 mln di €), calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del payback dell’1,83% versato dalle aziende farmaceutiche alle regioni.

L’andamento del Q1 2020

La spesa farmaceutica convenzionata che le regioni pagano con Distinte Contabili Riepilogative (DCR) alle farmacie è pari a 2.726,7 mln €, al netto degli sconti versati dalle farmacie e di tutti i tipi di compartecipazione; ammonta invece a 2.807,6 mln € il dato relativo alla spesa farmaceutica convenzionata che concorre al tetto programmato di spesa del 7,96% del Fondo sanitario nazionale (Fsn, ex art. 1, comma 399 L. 232/2016), al netto degli sconti versati dalle farmacie, del payback dell’1,83% e dei diversi payback versati alle regioni. Tale scostamento è risultato essere pari al 7,07% (-351,3 mln €) nel Q1 2020. A questo tetto si aggiunge quello per gli acquisti diretti, uguale al 6,69% (+ 0,2% per i gas medicinali). La spesa complessiva, pari a 6.831,2 mln €, presenta uno scostamento assoluto di 938,1 milioni rispetto alle risorse complessive (pari a 5.893,1 mln di €) e un’incidenza percentuale sul Fondo sanitario nazionale provvisorio del 17,21%. La verifica periodica del superamento dei tetti di spesa a livello nazionale ha luogo tre volte l’anno (al 31 maggio, 30 ottobre e 31 dicembre), e i dati così raccolti – come pure quelli relativi alla spesa mensile – sono trasmessi da Aifa al Ministero della salute e al Ministero dell’economia e delle finanze.

Il dato sulle ricette

I primi quattro mesi dell’anno hanno visto una diminuzione del numero di ricette rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (189,3 milioni di ricette, – 3,8%); ai due mesi del lockdown è corrisposto un iniziale lieve aumento delle ricette (+1,1% a marzo), seguito da un forte calo (- 11,3% ad aprile). La Lombardia è la regione che ha prodotto il maggior numero di ricette (25,7 mln), seguita da Lazio (20,5 mln) e Campania (20,4 mln). La contrazione più alta del numero di ricette è stata fatta segnare nelle Marche (-6,7%), seguite da Piemonte (-5,6%) e Abruzzo (-5,5%). Si è invece mantenuto constante il numero medio di confezioni per ricetta (1,9) rispetto all’anno precedente. Lombardia, Veneto e provincia autonoma di Bolzano sono le regioni che toccano i valori più alti (2,2) della classifica rispetto a questo parametro. La Valle d’Aosta ha invece fatto segnare l’aumento più spiccato rispetto al Q1 2019 (+3,0%), mentre la Campania è l’unica regione caratterizzata da una leggera diminuzione del numero di confezioni per ricetta (-0,2%). In crescita di un complessivo 2,8% (+207,8 milioni) le dosi giornaliere dispensate nel primo quadrimestre di quest’anno. La Lombardia guida la classifica dei consumi per i farmaci di classe A, espressa in Dosi definite giornaliere (DDD), con 1,185 miliardi di dosi e un aumento del 3,4% rispetto allo stesso periodo del 2019. Anche in questo caso la Valle d’Aosta ha fatto segnare l’aumento più elevato dei consumi (+4,5%, 13,483 mln di DDD), seguita dalla Sicilia (+4,3%), dal Friuli-Venezia Giulia e dalla provincia autonoma di Trento (+4,1% rispettivamente).

Ticket e farmaci innovativi

L’incidenza del ticket è diminuita complessivamente del 3,9%. La Lombardia è la regione che ha mostrato lo scostamento assoluto più elevato (2,851 mln €) rispetto al tetto previsto, con un’incidenza dell’8,00% sul Fsn. Lo scostamento minore (4,96%) è stato fatto segnare dalla provincia autonoma di Bolzano. Il rapporto segnala anche la diminuzione dei valori relativi al ticket fisso per la spesa convenzionata Ssn, come risultante anche delle delibere approvate da alcune regioni, in seguito alle quali è stata eliminata la quota fissa di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini.

Per quanto riguarda i farmaci innovativi inseriti dei due apposti Fondi nazionali (d’importo pari a 500 mln € ciascuno), nel Q1 2020 la spesa al netto dei payback per i medicinali non oncologici innovativi è stata pari a 134,2 mln €, quella per i farmaci oncologici innovativi a 262,0 mln €, sempre al netto del payback.

L’incidenza rispetto al tetto programmato di spesa farmaceutica per acquisti diretti è stata del 9,94% nel primo quadrimestre di quest’anno, pari a un disavanzo di +1.289,6 mln €. Dato che scende al 9,70% (+1.194,2 mln €, di cui 95,3 mln € per spesa in farmaci innovativi oncologici non coperta dai rispettivi fondi) considerando i valori al netto dei gas medicinali. Quest’ultima categoria ha fatto segnare un’incidenza dello 0,20% e un avanzo di +0,2 mln € rispetto alla spesa programmata.