Con la consapevolezza che le emergenze faranno sempre più parte del nostro quotidiano, Banco Farmaceutico ha istituito il Fondo per le Emergenze Farmaceutiche, con l’obiettivo di disporre di una riserva di medicinali mobilitabili in 24-48 ore da usare in caso di emergenze nazionali o internazionali
Avere una riserva di medicinali mobilitabili in 24-48 ore da poter utilizzare in caso di emergenze nazionali o internazionali. È questo l’obiettivo del Fondo per le Emergenze Farmaceutiche, il cui claim è “Prepariamoci ora, per custodire il domani”, un nuovo progetto lanciato nelle scorse settimane da Fondazione Banco Farmaceutico onlus per sostenere chi ha bisogno.
L’esperienza pandemica Covid-19 e poi il conflitto tra Russia e Ucraina, hanno spinto a riflettere su quanto l’emergenza stia entrando a far parte della quotidianità e su quanto, in questo contesto, sia importante partecipare all’altrui sofferenza e offrire un sostegno ove possibile.
A chi si rivolge il progetto
L’iniziativa si rivolge in particolar modo, ma non esclusivamente, a chi lavora nelle aziende del mondo del farmaco, che potrà supportare le popolazioni in difficoltà attraverso una donazione. In tal senso è necessario segnalare la propria disponibilità all’indirizzo mail: emergenze@bancofarmaceutico.org
Una filiera del dono
«Operiamo in Ucraina (come in tutta Italia) grazie allo sviluppo di una vera e propria filiera del dono – si legge in una nota di Banco farmaceutico – aziende, farmacie, associazioni di categoria, istituzioni e realtà assistenziali. Questo metodo, che caratterizza la natura di Banco Farmaceutico, è stato applicato anche al nuovo Fondo».
La rete di supporto attivata in favore della popolazione ucraina ha permesso dall’inizio del conflitto a marzo 2022 di donare 18 milioni di euro di beni sanitari. Su questa falsariga, il Fondo si prefigge come obiettivo primario quello di dare risposte ai bisogni complessi delle popolazioni in difficoltà, colpite da calamità naturali o conflitti.
Il comitato scientifico
Come per altre iniziative, il neonato Fondo può contare su un comitato scientifico «che qui ringraziamo per l’essenziale sostegno» (si legge sul sito dedicato all’iniziativa), composto da Assosalute, Eguaglia, Federfarma, Fofi, Associazione della Croce Rossa Italiana, Assoram e Comunità di Sant’Egidio.