Dai servizi alla riforma sanitaria: il bilancio di fine 2021 delle farmacie lombarde

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Dicembre è tempo di bilanci e di progetti, anche per le farmacie lombarde. In occasione della consueta conferenza stampa natalizia organizzata da Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza, sono stati diffusi i risultati conseguiti nell’anno che si sta chiudendo e presentati i nuovi progetti per l’anno che comincia. Dallo scorso febbraio circa 2mila farmacie lombarde convenzionate hanno eseguito 6.608.010 tamponi rapidi, di cui 4 milioni solo negli ultimi due mesi. Quasi 500 farmacie hanno inoculato 57mila dosi booster anti-Covid dall’inizio della campagna vaccinale per la terza dose, accompagnate in molti casi anche dalla vaccinazione antinfluenzale 2021-2022, che è stata sempre proposta se il prodotto era a disposizione in magazzino.

Dario Castelli, Annarosa Racca, Giampiero Toselli, Manuela Bandi alla Conferenza stampa di Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza

Risultati significativi, che promettono bene, nell’ottica di una farmacia sempre più centrale all’interno della rete di cure primarie prevista dalla recente approvazione della riforma sanitaria lombarda (progetto di Legge 187 sulla nuova sanità regionale). «Il testo della riforma sanitaria riconosce il valore e potenzia le competenze delle farmacie di comunità, consentendo una loro piena integrazione nel sistema lombardo delle cure primarie – afferma Annarosa Racca, presidente Federfarma Lombardia e presidente Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza – Ci attende sicuramente una sfida importante, nel 2022: moltiplicheremo il nostro impegno per farvi fronte, lavorando come sempre a supporto del Servizio sanitario regionale e a fianco dei pazienti».

Nel dettaglio, il Progetto di Legge 187 prevede che si intensifichi il coinvolgimento delle farmacie nella campagna vaccinale anti-Covid, con l’obiettivo di arrivare presto a somministrare 5mila dosi al giorno. Il farmacista, inoltre, entrerà concretamente nella presa in carico dei pazienti cronici, come alleato strategico del medico di famiglia e dello specialista, monitorando l’aderenza alla terapia ed erogando le prestazioni previste dalla farmacia dei servizi. Infine, verranno estese in modo ancora più capillare le attività di telemedicina (holter pressorio e cardiaco, ECG, auto-spirometria).

Farmacia punto di riferimento

I nuovi progetti crescono con la consapevolezza della fiducia che i cittadini nutrono nei confronti del proprio farmacista e della farmacia come presidio sanitario, che è aumentata durante i mesi di pandemia. Lo dimostrano i dati emersi dal IV Rapporto annuale sulle farmacie realizzato da Cittadinanzattiva con Federfarma nazionale. L’indagine relativa alla Lombardia, condotta tra settembre e novembre 2021 su pazienti con patologia cronica, ha evidenziato che il 79,3% degli utenti ha una farmacia di riferimento e la fiducia verso i suoi professionisti è cresciuta nel 76,5% dei casi. Il 66,2% concorda nel rendere stabile il servizio di vaccinazione contro il coronavirus in farmacia e il 69% vorrebbe che fosse esteso anche alla somministrazione di altri vaccini.

A fianco dei farmacisti hanno sempre lavorato associazioni come la Fondazione Muralti, che si è impegnata nella formazione e nell’aggiornamento continuo dei farmacisti per rispondere alle nuove esigenze emerse durante la pandemia. Lo spiega Manuela Bandi, che da anni la dirige. «Non a caso, infatti, tra i corsi che hanno riscosso maggiore partecipazione spicca l’esercitazione pratica all’inoculazione dei vaccini, che ha visto coinvolti 1.222 colleghi. La nostra priorità è dare ai farmacisti gli strumenti per valorizzare la propria professionalità e le numerose adesioni alle attività proposte dalla Fondazione testimoniano che ci stiamo muovendo nella direzione giusta» aggiunge.

«In un periodo critico come quello che stiamo vivendo, il nostro ruolo è nevralgico nell’intercettare le esigenze delle persone che risiedono più lontano dai presidi ospedalieri – sottolinea Dario Castelli, vicepresidente Rurale Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza – In questo contesto, poter somministrare le vaccinazioni anti-Covid e l’antinfluenzale vicino a casa può fare la differenza e rappresenta sicuramente un valore aggiunto che le farmacie rurali hanno portato».

«Istituzioni e cittadini hanno riconosciuto l’importante lavoro svolto quest’anno. Per rispondere alle nuove sfide che ci attendono in futuro, con la riforma voluta dall’Assessore Moratti, potenzieremo i servizi di prossimità, senza però dimenticare mai il nostro ruolo primario nella dispensazione del farmaco» conclude la presidente Racca.