Il Coni, l’Intergruppo Parlamentare “Obesità e Diabete” e le Società scientifiche di Diabetologia Fesdi, Sid e Amd, hanno siglato un protocollo d’intesa per la promozione di corretti stili di vita attraverso lo sport, che si colloca nel contesto della campagna “Il diabete una malattia molto Comune”, promossa da Fesdi-Sid-Amd e patrocinata dalla Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi).

«Per giocare in anticipo contro il diabete è di cruciale importanza il coinvolgimento della “prima linea di difesa’ verso la malattia: i farmacisti e la rete delle farmacie di prossimità, che sono il presidio sanitario di riferimento sul territorio dedicato alla prevenzione e alla promozione della salute» ha dichiarato Andrea Mandelli, presidente Fofi, durante l’evento di presentazione dell’accordo.

Puntare sulla prevenzione

Tra le sfide principali per il Ssn odierno vi è senz’altro la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, non solo per tutelare la salute dei cittadini, ma anche per contenere i costi sanitari.

«Emblematico, e preoccupante, è il caso del diabete, con oltre 3,5 milioni di pazienti diagnosticati, più di un milione di persone che non sanno di avere la malattia e molte altre a rischio di svilupparla, in buona parte a causa di cattive abitudini alimentari, sedentarietà, sovrappeso e obesità – ha aggiunto Mandelli – Questi numeri suggeriscono l’urgenza di potenziare le attività di screening sul territorio e di attivare campagne di sensibilizzazione sui corretti stili di vita, promuovendo l’attività fisica e lo sport quali strumenti principali di prevenzione».

Il ruolo della Farmacia dei servizi

A tal proposito, un ruolo centrale può essere quello svolto dalla Farmacia dei servizi, che si pone l’obiettivo di essere per i cittadini, «un presidio di prossimità dove poter effettuare analisi di prima istanza, trovare personale formato e dedicato alla corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche e partecipare alle grandi campagne di prevenzione delle patologie a forte impatto socio-sanitario come il diabete – ha concluso il presidente Fofi – Il coinvolgimento dei farmacisti di comunità nelle attività di prevenzione può rivelarsi fondamentale soprattutto per la tutela della salute delle persone più svantaggiate socio-economicamente, contribuendo così a ridurre le disuguaglianze nella cura».