Farmaci da banco contro il mal di gola e antibiotici: pericolo di resistenze?

Gli antibiotici presenti nella composizione di quattro farmaci da banco usati comunemente per combattere il mal di gola potrebbero determinare la comparsa di antibiotico resistenza e di resistenze crociate. Questa è l’ipotesi di un gruppo di ricercatori inglesi della School of Pharmacy and Pharmaceutical Sciences presso la Cardiff University.

Il team di scienziati ha infatti presentato nei giorni scorsi, in occasione del Congresso Europeo di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive (Eccmid) in corso a Amsterdam, i risultati di una ricerca condotta su quattro farmaci da banco venduti in farmacia contro il mal di gola e contenenti antibiotici (gramicidina, neomicina, bacitracina, tirotricina).

Lo studio aveva come scopo finale quello di determinare gli effetti di questi principi attivi su quattro tipi di batteri spesso coinvolti nel fenomeno della resistenza agli antibiotici: Haemophilus influenzae, Acinetobacter baumannii, Streptococcus pyogenes e Staphylococcus aureus. La verifica è stata fatta in vitro.

Adrian Shephard, del Reckitt Benckiser Healthcare International Ltd a Slough (Uk) e committente dello studio, ha dichiarato: “Siamo preoccupati di aver rilevato che alcuni antibiotici presenti nei prodotti da banco per il mal di gola non siano risultati sufficientemente concentrati per riuscire a fermare la crescita di comuni batteri patogeni per l’uomo aiutando questi microrganismi a sviluppare resistenze. Inoltre, sia l’esposizione a concentrazioni standard che diluite di bacitracina è risultata associata allo sviluppo di resistenze crociate nei confronti di altri antibiotici. Il nostro lavoro solleva dubbi circa la disponibilità di farmaci da banco contro il mal di gola contenenti antibiotici, specie considerando la natura comunemente virale di questa condizione”.

Antibiotico resistenza, i numeri in Italia

L’Italia paga un contributo elevato all’antibiotico resistenza; sono infatti oltre 10.000 i decessi annui attribuiti a questo fenomeno, dato impressionante se rapportato al totale dei decessi (33.000) registrato in Europa. Le previsioni per il futuro non sono certo confortanti, si stima infatti che nel 2050 la resistenza agli antibiotici sarà la prima causa di morte nel mondo.