Federfarma: la remunerazione tema centrale dell’Assemblea nazionale

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Federfarma si riunisce oggi a Roma per l’Assemblea nazionale e mette al centro della discussione il tema della remunerazione

Il tema della remunerazione era stato anticipato già al Consiglio di Presidenza del 24 settembre come uno dei temi centrali da discutere in occasione dell’Assemblea nazionale che si tiene oggi 8 ottobre a Roma. “È una questione scottante che va gestita con la massima serietà e credo che questo Consiglio di presidenza lo abbia fatto raccogliendo tutte le istanze su una questione diventata ormai prioritaria”, aveva commentato il segretario Roberto Tobia. “Sappiamo della crisi della farmacia e conosciamo i numeri della crisi che investe il rapporto fra il Ssn e le farmacie sul territorio e sappiamo che siamo arrivati ad un punto di non ritorno. Credo che più in basso di così, dal punto di vista della remunerazione, non saremmo potuti arrivare, ed è quindi il momento di cambiare perché, e i dati lo dimostrano, non c’è alcun dubbio che se già dal 2012 fossero stati adottati provvedimenti adatti, oggi la farmacia italiana sarebbe in uno stato di salute diverso da quello di oggi, che è uno stato pre-comatoso”.

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L’Assemblea nazionale

Come riportato dal sito di Federfarma, oggi dopo l’analisi delle proposte di modifica alla Statuto della Federazione, il dibattito entrerà nel vivo sul tema della remunerazione, la cui modifica è  “un aspetto fondamentale per mantenere la sostenibilità economica della farmacia”. Altrettanto urgente, ribadiscono in Federfarma, è il rinnovo della Convenzione.

Remunerazione, il punto della situazione

Lo scorso 31 luglio si era tenuta la prima riunione del Tavolo per “la definizione di un nuovo modello di remunerazione della filiera distributiva del farmaco”, alla quale avevano partecipato, oltre a Federfarma, esponenti della filiera del farmaco (produzione e distribuzione), del Ministero della salute, del Ministero dell’economia, delle Regioni, dell’Aifa e della Sisac.  Dall’incontro era emersa l’esigenza di varare una nuova norma di riferimento, in particolare alla luce del fatto che le norme precedenti prevedevano, come base di calcolo, i margini in vigore nel 2012, un livello, cioè, non più attuale e non sostenibile da parte della Pubblica Amministrazione, con procedure di attuazione analoghe a quelle precedentemente previste (accordo di filiera con AIFA e recepimento con decreto inter-ministeriale Salute-Economia, d’intesa con le Regioni).
Il Ministero dell’economia aveva ricordato l’esigenza di garantire l’invarianza di spesa prevista dalle norme originarie, dando disponibilità a valutare soluzioni che potessero venire incontro ai problemi economici. Tra i temi affrontati dal Tavolo, anche quello delle differenti modalità distributive adottate a livello regionale e della conseguente necessità di pervenire a un’armonizzazione dei modelli, garantendo comunque la sostenibilità del sistema. Federfarma  aveva avanzato la richiesta di poter presentare alla Parte pubblica una proposta unitaria dell’intera filiera del farmaco, che il Ministero aveva chiesto di poter ricevere entro il mese di settembre.