Fracassi: a Bologna puntiamo sui servizi

FracassibIntervista esclusiva a Massimiliano Fracassi, presidente Federfarma Bologna sulla situazione della provincia e sui progetti in sviluppo.
Qual è la situazione nella sua provincia e cosa sta facendo Federfarma?
Come in tutta Italia, anche nella nostra provincia la vita delle farmacie risulta molto più difficile e pesante rispetto anche solo a pochi anni fa. I motivi generali li conosciamo tutti e non mi dilungo ad elencarli ma, per la farmacia bolognese, a questi si sommano le specifiche politiche sanitarie della nostra Regione che complicano ulteriormente lo scenario per il nostro sviluppo. Basti pensare all’incremento della distribuzione diretta, alla presa in carico dei pazienti “costosi” da parte dei centri di distribuzione delle Asl, alla creazione di Case della Salute, dove si accentrano medici e relative cure a discapito della rete capillare dei presidi esistenti chiamati farmacie. E ancora, alla forte concorrenza delle catene e multinazionali che nella nostra zona sono una realtà già da molti anni, vedi l’esempio delle farmacie comunali prima Admenta, poi Doc Morris e oggi Lloyds, che con le loro aggressive strategie commerciali hanno eroso ulteriormente i margini operativi delle nostre farmacie. I farmacisti bolognesi però non sono restati con le mani in mano e da parecchi anni, con la guida di Federfarma Bologna e dei presidenti che mi hanno preceduto, hanno sviluppato il modello avanzato di “Farmacia dei servizi” che oggi si rivela fondamentale per attraversare questo mare in tempesta.
Quali sono i progetti futuri?
Senza ombra di smentita la farmacia bolognese oggi sviluppa una serie di servizi che la rende amata e indispensabile (basti pensare che oggi attraverso le farmacie vengono prenotate più del 50% delle visite ed esami di tutta la popolazione). Prenotazioni CUP, distribuzione per conto, esami di prima istanza, consegna referti, campagne screening e tantissimi altri servizi oggi arricchiscono le nostre farmacie riempiendole di utenti e fidelizzandoli. Federfarma Bologna continua a favorire il modello di farmacia dei servizi con tutti i mezzi disponibili: abbiamo appena siglato il nuovo accordo migliorativo sul servizio CUP; sta per essere presentato e sottoposto ai colleghi il nuovo accordo per la distribuzione per conto che ha come scopo il ritorno in farmacia della stragrande maggioranza dei farmaci oggi in distribuzione diretta. Abbiamo istituito commissioni specifiche per lo studio dei nuovi servizi che i decreti ministeriali permettono di svolgere in farmacia con lo scopo di offrire a tutti i colleghi, siano essi titolari di grandi farmacie o piccole realtà rurali, la possibilità di poterli realizzare, senza che nessuno rimanga indietro rispetto alle innovazioni del settore. Grande importanza riveste per noi l’aspetto della comunicazione, perché fare tante cose senza che siano comunicate all’utenza o alla comunità sociale equivale a non fare nulla. È in via di realizzazione un grande progetto per valorizzare il servizio dei turni di apertura delle farmacie con la dotazione di bacheche elettroniche e “app” dedicate per gli smartphone, per sottolineare l’indispensabile servizio che la farmacia offre ai cittadini, 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno.

Marco Colombini