La sorveglianza delle nuove diagnosi da infezione da HIV è stata istituita con decreto Ministeriale nel 2008, con una copertura nazionale a partire dal 2012. La stessa riporta i dati relativi alle persone che risultano positive al test HIV per la prima volta. 

Nel 2022, il numero di nuove diagnosi effettuate è stato pari a 1.888, il che equivale a 3,2 nuovi casi per 100.000 residenti. Si tratta di un’incidenza inferiore rispetto a quella media riscontrata tra i Paesi dell’Europa Occidentale e dell’Unione Europea, pari a 5,1 casi per 100mila residenti.

Dal 2012 al 2022 è stato osservato un andamento in calo per le nuove diagnosi HIV, una decrescita questa che appare più marcata dal 2018 al 2020, con un leggero aumento negli ultimi due anni post-Covid-19.

Incidenze regionali e target più coinvolti

Nell’anno in analisi, a livello italiano i dati più alti sono stati registrati in: Lazio, Toscana, Abruzzo e Campania. Coloro che hanno scoperto di essere HIV positivi nel 2022 erano maschi nel 78,7% dei casi. L’età mediana risultava di 43 anni per i maschi e 41 per le femmine. 

L’incidenza più alta è stata riscontrata nei target 30-39 anni, con 7,3 nuovi casi ogni 100mila residenti, e 25-29 anni, con 6,5 nuovi casi ogni 100mila residenti. In questi target, l’incidenza nei maschi è risultata di 3-4 volte superiore a quella delle femmine. 

Nuove diagnosi e modalità di trasmissione

Nel 2022, e in linea con il trend degli ultimi anni, il numero più alto di nuove diagnosi di infezione da HIV era imputabile a rapporti sessuali, che rappresentavano l’83,9% di tutte le segnalazioni; più in particolare, e in maniera decrescente, a maschi che fanno sesso con maschi, che rappresentano il 40,9% dei casi, a maschi eterosessuali, 25,1%, e a femmine eterosessuali, 17,9%. 

Le diagnosi di HIV tra gli stranieri hanno sperimentato una curva discendente tra il 2016 e il 2020, con un lieve aumento nell’ultimo biennio post pandemico.

I nuovi casi di AIDS

Il Registro Nazionale AIDS, attivo dal 1982, nel 2022 ha registrato 403 nuove diagnosi di AIDS, con un’incidenza di 0,7 casi per 100.000 residenti. Nel 2022, tra le nuove diagnosi di AIDS, l’84% riguardava persone che avevano scoperto di essere HIV positive nei sei mesi precedenti alla diagnosi di AIDS. Si sperimenta dal 2015 una quota crescente di persone cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV (con bassi CD4 o in AIDS).

Le novità dell’ultimo report

Nell’ultimo report sono stati inseriti quattro approfondimenti su temi di particolare attualità nell’epidemia di HIV in Italia: le nuove diagnosi di infezione da HIV in età avanzata; le caratteristiche delle nuove diagnosi di infezione da HIV tardive; l’impatto dell’epidemia di COVID-19 sull’andamento temporale delle nuove diagnosi di HIV in Italia: database aggiornato al 2021; le stime del monitoraggio della continuità delle cure tra il 2012 e il 2021.