Sono 5 i pilastri che il Libro Bianco “2024-2027 – il triennio che può cambiare la sanità” di Fare Sanità, presentato lo scorso 27 febbraio alla Sala Stampa della Camera dei Deputati, identifica per il futuro della sanità italiana: dalla sostenibilità finanziaria alla governance, dal personale sanitario ai dati e alle tecnologie.

Gli obiettivi del Libro Bianco

«Il libro bianco – ha spiegato Enzo Chilelli, co-autore e coordinatore scientifico della rete “Fare Sanità” – rappresenta il contributo degli stakeholders a supporto delle Istituzioni e racchiude i loro auspici per la XIX legislatura. Il triennio che abbiamo di fronte può essere, infatti, uno spartiacque per il mondo della sanità in Italia: il giro di boa in cui il nostro Servizio Sanitario Nazionale riesce a cambiare per rimanere sé stesso, risolvendo i nodi critici sui quali risorse, energie ed innovazioni continuano ad essere sprecate».

La sanità italiana ha di fronte a sé una serie di prospettive, sfide e opportunità che bisogna saper cogliere, è stato ricordato nel corso della conferenza di presentazione che ha visto susseguirsi numerosi interventi.

Un Libro Bianco, quello presentato, che intende mettere insieme tutti gli stakeholders principali della sanità italiana consapevole che non sarà possibile salvare il sistema salute per compartimenti stagni, ma solo mettendo in atto uno sforzo sinergico comune. Per continuare ad assicurare l’universalità, il tratto distintivo del sistema sanitario italiano.

Parole chiave: programmazione e rete

La programmazione resta la parola chiave per il rilancio della sanità italiana e la sua mancanza è un burden che pesa sugli ultimi 10 anni e i cui costi sono oggi sotto gli occhi di tutti: blocco del turnover, ospedali chiusi, taglio dei posti letto…

A esprimere soddisfazione per il volume, che ha preso forma sulla scia di quanto emerso nel corso di Welfair, la fiera del fare sanità – organizzata da Fiera di Roma e Experience, in collaborazione con LTM&Partners e Idea Congress, ospitata a Roma nell’ottobre 2023 e che quest’anno avrà luogo tra il 5 e il 7 novembre – è stato l’Amministratore Unico di Fiera di Roma, Fabio Casasoli. «Siamo molto convinti dell’utilità di una manifestazione fieristica che aiuti i protagonisti della filiera sanitaria e del Sistema Salute italiano a fare rete e l’appuntamento di oggi ci sembra la prova che la nostra convinzione sia corretta e che la strada intrapresa sia quella giusta».

«Il messaggio fondamentale che portiamo – ha proseguito Chilelli – è che la sanità sta divenendo troppo complessa per essere gestita separatamente dai singoli attori e attrici che si posizionano ai diversi livelli della filiera. Governance pubblica, società scientifiche, professionisti sanitari, aziende tecnologiche e terzo settore possono governarla solo se mettono assieme le competenze fin dalla nascita dei nuovi processi».

Un tema quest’ultimo, tra i principali focus di Welfair. Il Libro Bianco, realizzato in concomitanza con l’evento fieristico, racchiude difatti molte riflessioni affrontate nel corso della fiera.

I 5 pilastri per la sanità del futuro

Il Libro Bianco individua 5 pilastri sui quali puntare per liberare il SSN dalla paralisi nella quale risorse, persone e servizi stanno diminuendo progressivamente. Alla base della sostenibilità finanziaria del SSN sono necessari sia una visione politica che veda nella sanità un motore di sviluppo sia una cultura sanitaria di gestione del rischio.

La governance, secondo pilastro cruciale, appare indispensabile per integrare a tutti i livelli le sanità regionali, sempre più frammentarie e lontane, una condizione questa imprescindibile per preservare il SSN. Quindi ci sono le persone, che devono essere valorizzate perché rappresentano il “core” del SSN al fianco dei pazienti, cui vanno restituiti fiducia e partecipazione ai percorsi di cura. Quindi i dati, essenziali per la misurazione delle prestazioni, la riduzione degli sprechi e l’individuazione di strategie che hanno un impatto positivo per lo sviluppo e l’innovazione del sistema.

«Solo per ultime vengono le tecnologie, la cui integrazione efficace e diffusa dipende in buona parte dal raggiungimento dei traguardi precedenti», ha sottolineato Marinella D’Innocenzo, co-autrice del libro bianco e presidente “L’Altra Sanità”.

La sanità del futuro: un progetto di intelligenza collettiva

«Il nostro messaggio fondamentale – ha concluso Chilelli – è il cambiamento: la sanità può adattarsi al presente per portare le cure universali nel futuro ma ha bisogno di introdurre innovazione nella sua gestione organizzativa, soprattutto per recuperare il tempo di cura degli operatori sanitari, oggi imbrigliati in una burocrazia tentacolare e, non di rado, ancora cartacea. È fondamentale che tutti e tutte i decisori ad ogni livello dell’ecosistema sanitario contribuiscano con le loro competenze alla sostenibilità del SSN. È ora di pensare ad una quarta riforma del SSN: la sanità del futuro sarà e dovrà essere un progetto di intelligenza collettiva».