In Sardegna farmacie rurali in primo piano

Giorgio CongiuApriamo la pagina dedicata alle province di Oristano, Carbonia Iglesias e Medio Campidano con un’intervista che il presidente di Federfarma Sardegna, Giorgio Congiu ha rilasciato a Farmacia news per l’Osservatorio mensile dedicato ogni volta a una zona italiana.
Uno dei più grandi cambiamenti del 2013 è stato la riduzione della spesa: «Un cambiamento che si è imposto», esordisce Congiu, «perché la Dpc (Distribuzione Per Conto) negli anni passati veniva fatta male: con un progetto innovativo l’abbiamo fortemente migliorata, diminuendo il fondo sanitario regionale». «E quanto perso», sottolinea il presidente, «al 90 % è stato recuperato: i risultati sono stati positivi per il risparmio generale e anche per le farmacie, che anziché incassare come Ssn hanno incassato come Dpc.» In particolare per la provincia di Medio Campidano, Congiu fa presente che la distribuzione dei panni per l’incontinenza è stata recuperata e il progetto sarà esteso anche alla provincia di Carbonia Iglesias.
Tra i punti di forza della farmacie delle provincie che siamo esaminando il presidente cita la capillarità: «Abbiamo 590 farmacie per una popolazione di un milione e seicentomila abitanti, con una densità territoriale di 60 ab/Km quadrato, e questa capillarità è resa possibile dalle piccole farmacie, di cui 300 rurali sussidiate, molte delle quali in situazioni tragiche, con fatturati al di sotto dei duecentomila euro», riferisce Giorgio Congiu. «Il sussidio attuale è insufficiente e per sostenere queste realtà abbiamo presentato un progetto per far aumentare il sussidio da parte della Regione a ottomila euro all’anno. In questo modo si consentirebbe anche a loro di sviluppare servizi alla collettività. Non dimentichiamoci che questi colleghi svolgono un servizio eccellente e insostituibile, in situazioni in cui spesso non c’è il medico e nemmeno altre istituzioni».
In quanto alla situazione dei servizi, il Cup non è ancora decollato «per ragioni che riguardano il sistema pubblici, ma in moltissime farmacie si effettuano le analisi di prima istanza ed è stato attivato il ritiro dei referti in farmacia», dice il presidente. «Soprattutto questo servizio viene sfruttato da quei cittadini che vivono distanti da una Asl, anche oltre i cinquanta chilometri».
Un servizio nato e promosso dalla Sardegna, e poi diffusosi in tutta Italia di cui il dottor Congiu è giustamente orgoglioso è lo screening del colon retto: «Ci siamo offerti di fare questo servizio in farmacia, facendo risparmiare sulla consegna e i ritiro dei kit, ma soprattutto abbiamo evidenziato, in dieci mesi, 2.500 casi positivi immediatamente sottoposti a colonscopia salvando loro la vita e facendo anche risparmiare i costi del ricovero che si sarebbero avuti in caso di malattia», dice Congiu. «Un caso evidente in cui la farmacia è davvero provvidenziale».
Il presidente chiude il nostro incontro con un encomio a tutti i colleghi della regione, ricordando sempre la loro presenza costante, soprattutto nelle zone lontane e disagiate, e mettendo in evidenza le piccole farmacie.