Indicazioni salutari dell’olio essenziale di lavanda

Diversi sono gli studi scientifici che hanno riguardato Lavandula angustifolia. Tra le possibili indicazioni salutari dell’olio essenziale di lavanda vi sono: insonnia, agitazione, ansia,  meteorismo e dispepsia, coliche e alopecia areata.

lavanda angustifolia

La lavanda vera (Lavandula angustifolia Miller, Lamiaceae), pianta aromatica di cui si utilizzano le cime fiorite, è originaria della Persia o delle Isole Canarie, ma si trova selvatica nell’area del Mediterraneo ed è una classica pianta della medicina erboristica europea. Anche se in  Italia è utilizzata quasi esclusivamente nella forma di olio essenziale distillato, in Europa è impiegata anche in forma d’infuso e di tintura.

In effetti, l’infuso dei fiori in acqua calda è stato uno dei primi metodi di utilizzo per molti disturbi, sia internamente sia applicato esternamente come lavaggio aromatico o come compresse per problemi di tipo spasmodico (anche se c’è incertezza sulla reale natura della lavanda usata nel Medioevo, che potrebbe essere in realtà Lavandula spica). Nell’Ottocento i fiori erano considerati utili nei disturbi “dei nervi e della testa”, nel Novecento i medici li utilizzavano come stimolanti in caso di svenimenti e come rimedi per trattare “problemi d’isteria e condizioni nervose”.

A seguire sono presentati gli studi che hanno indagato le attività biologiche principali dell’olio essenziale e di altre formulazioni di lavanda.

Sistema nervoso centrale

L’Oe ha mostrato, in studi sulla stimolazione olfattiva effettuati su esseri umani, la capacità di modificare alcuni parametri dell’attività elettrica del cervello (Contingent Negative Variation, α-power), interpretata come un’azione di tipo rilassante (Kubota et al. 1992; Manley 1993; Diego et al. 1998). D’altro canto ci sono stati anche effetti stimolanti (Karamat et al. 1992), ed è noto che l’effetto “aspettativa” è molto potente per gli stimoli olfattivi e può falsare i risultati (Knasko et al. 1990). Sembra indubbio un  effetti sullo status cognitivo (Knasko 1992; Ludvigson, Rottman 1989; Degel, Koster 1999) e sullo stress (Leshchinskaia et al.1983) dei soggetti.

L’Oe, il linalolo ed il linalil acetato, per bocca o per via parenterale, hanno effetto sedativo sia in animali (Buchbauer et al. 1991; Buchbauer 1992; Jager et al. 1992; Komori et al. 1997) sia nell’uomo (Buchbauer et al. 1993; Lis-Balchin, Hart 1999), probabilmente attraverso l’interazione  con i recettori Gaba A con un effetto generale tendente alla depressione delle neurotrasmissioni (Elisabetsky et al. 1995a; Elisabetsky et al. 1995b).

In un Rct preliminare, l’uso notturno in un diffusore per tre settimane ha ridotto l’agitazione in pazienti sofferenti di vari tipi di demenza (Lin et al. 2007). In uno studio clinico su inalazione di Oe di lavanda in 15 pazienti sofferenti di demenza grave il 60% dei pazienti ha riportato un miglioramento dell’agitazione (Holmes et al. 2002), anche se lo studio non è dei migliori dal punto di vista metodologico perché presenta un ridotto numero di partecipanti e non permette di discriminare tra effetto olfattivo ed inalatorio.

In un altro studio, l’uso continuo di stimolazione olfattiva con Oe di lavanda in pazienti con demenza avanzata non ha avuto alcun effetto (Lynn, Hovanec, Brandt 2004), mentre in un caso il massaggio con Oe di lavanda ha dato risultati peggiorativi su quattro pazienti con demenza severa e comportamento disturbato (Brooker et al. 1997).

L’estratto idroalcolico di lavanda potrebbe avere un effetto additivo con antidepressivi di sintesi (Akhondzadeh  et al. 2003). L’aggiunta di OE di lavanda al bagno sembra produrre moderati miglioramenti dell’umore dei soggetti (Morris 2002).

La vaporizzazione di olio di lavanda alla notte ha migliorato l’insonnia di alcuni soggetti con insonnia leggera (Lewith, Godfrey, Prescott 2005), e in quattro soggetti anziani  (Hardy et al., 1995).

Antimicrobica

La lavanda (e il linalolo) sono risultati efficaci su Enterococcus faecalis bacillus e Listeria monocytogenes, ma hanno migliorato la crescita di Klebsiella pneumoniae (Jeanfils et al. 1991; Lis-Balchin, Deans 1997; Lis-Balchin 2004). L’OE mostra anche una debole attività antimicotica su Aspergillus niger, A. ochraceus e Fusarium culmorum (Lis-Balchin 2004).

In vitro gli Oe di lavanda, Carum carvi, Trachysopermum copticum e Citrus aurantium var. amara hanno mostrato una elevata selettività sui batteri intestinali, colpendo i potenziali patogeni a concentrazioni che non hanno causato effetti deleteri ai batteri benefici (Hawrelak, Cattley, Myers 2009).

Spasmolitica

Izzo et al. (1996) hanno riscontrato un effetto antispasmodico dell’Oe su tessuti isolati, e lo stesso risultato è stato riscontrato per estratti metanolici, infusi acquosi ed idrosol (Hart  Lis-Balchin 2002); altri studi mostrano un preliminare effetto spasmogenico sia dell’OE (Lis-Balchin 2004; Lis-Balchin, Hart 1999; Millet et al., 1981) sia di infusi acquosi (Hart, Lis-Balchin 2002).

Anche il meccanismo d’azione non è chiaro, sembra comunque un meccanismo post-sinaptico o di stimolazione degli adrenorecettori legato a un aumento dei livelli di cAMP (Lis-Balchin and Hart, 1999). A differenza di altri OE, non vi è evidenza di una attività dell’OE di lavanda  sui canali calcio o potassio (se non a concentrazioni molto elevate)  anche se si è evidenziato il blocco dei canali calcio per un estratto metanolico (Hart, Lis-Balchin 2002).

Altri effetti

Una miscela di Oe di lavanda, timo, rosmarino e cedro ha aumentato la crescita dei capelli del 44% dopo 7 mesi di trattamento in soggetti con Alopecia areata (Hay et al. 1998).

La lavanda in estratto e come Oe ha mostrato effetti in vitro e in vivo di vario tipo: analgesica, antinfiammatoria, anticonvulsiva, anestetica locale, antiallergica topico,  antiossidante, ipoglicemizzante e ipocolesterolemizzante, antitumorale, insetticida/pesticida/acaricida (Hajhashemi, Ghannadi, Sharif 2003; Yamada et al. 1994; Elisabetsky et al. 1999; Lis-Balchin, Hart 1999; Kim, Cho 1999; Hohmann et al. 1999; Siurin 1997; Reddy, Lokesch 1992; Nikolaevskii et al. 1990; Gamez et al. 1987a,b; Conti et al. 2010; Pirali-Kheirabadi, Teixeira da Silva 2010).

È stato utilizzato in caso di peridodontite (Sysoev, Lanina 1990), ulcere da decubito (Hartwig 1996) e miglioramento della penetrazione transdermica (Thacharodi, Rao 1994).

Possibili indicazioni: insonnia, agitazione, ansia, depressione, disturbi funzionali gastrointestinali – come meteorismo e dispepsia, coliche – alopecia areata (olio essenziale).

Dati in letteratura sulle  allergie

Una soluzione al 16% dell’OE è stata testata su soggetti sani senza causare reazioni avverse. In letteratura sono riportati rari casi di sensibilizzazione (Rudzki et al. 1976; Menard,1961). Esiste un caso di dermatite da contatto con prodotti (shampoo) contenenti Oe di lavanda, dopo ripetute esposizioni in ambiente lavorativo. Studi recenti hanno mostrato i composti perossidici, che il linalolo produce quando si auto-ossida, possono causare reazioni allergiche.

Posologia

Estratto idroalcolico (1:5) al 60% di etanolo: 5-10 ml/giorno in caso di ansia, tensione, dispepsia e coliche intestinali.

Olio essenziale in diffusori ambientali o dispersi nell’acqua del bagno in caso di insonnia, agitazione, umore depresso.

Olio essenziale, al 10% da solo, o in combinazione con oli essenziali di timo, rosmarino e cedro, in applicazione topica in caso di alopecia.

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  1. Informazione esaustiva e sintetica. Efficace per fissare le caratteristiche dell’argomento trattato. Sono abbonata a Farmacia News da qualche anno e trovo molto interessante le vostre comunicazioni. Grazie

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