Iqvia: nel 2020 boom di vendite di mascherine e igienizzanti per le mani

Durante l’anno dell’emergenza sanitaria, molte farmacie hanno risentito della situazione globale, registrando una contrazione complessiva del fatturato pari a 24 miliardi (-1,7%). Alcuni articoli, però, come mascherine e gel igienizzanti, hanno registrato un’impennata delle vendite

I dati presentati da Iqvia sono chiari: in generale durante il 2020 le farmacie hanno registrato una contrazione delle vendite, pari all’1,7%, che riguarda soprattutto le grandi farmacie presenti nelle zone urbane, mentre quelle di dimensioni più ridotte hanno aumentato il giro d’affari.

Se per i farmaci da prescrizione è stato registrato un calo evidente delle vendite – gli antibiotici, ad esempio, hanno fatto registrare una flessione del 24%, come i prodotti antinfluenzali e anti-raffreddore  – per altri prodotti c’è stato un vertiginoso aumento: le vitamine, in generale, che sono cresciute del 22% rispetto al 2019; tra i prodotti nutraceutici più venduti ci sono vitamina C, vitamina D e immunostimolanti. Sono aumentate anche le vendite di psicofarmaci, in particolari prodotti per ansia, depressione e insonnia, che hanno fatto registrare un incremento dello 0,9%.

Da inizio pandemia si è registrato anche un vertiginoso incremento delle vendite di dispositivi di sicurezza, quali gel per la disinfezione delle mani (+1125) e guanti protettivi (+105,2%). Aumento importante anche per le mascherine, che hanno centuplicato le vendite, arrivando a fatturare 164 milioni di euro.

Come ha spiegato Sergio Liberatore, Amministratore delegato di IQVIA Italia, durante la pandemia le farmacie hanno svolto un ruolo di primo piano come presidi sanitari sul territorio: i farmacisti sono stati figure fondamentali per il cittadino in un momento i cui era difficile entrare in contatto con il medico di famiglia. Tuttavia, eccetto una prima fase di accaparramento nel mese di marzo, in generale le persone hanno evitato il più possibile di recarsi fisicamente in farmacia.