Come aiutare il naso ad espletare la sua fisiologica funzione di filtro

Il naso funziona come un vero e proprio filtro che ha il compito, a seconda della stagione, di allontanare virus, batteri, particelle inquinanti, pollini: ed è proprio questa sua peculiarità che ci permette di respirare aria pulita, filtrata e umidificata, adatta ai nostri polmoni, ma anche di sentire gli odori e l’aroma non solo dei cibi ma delle persone care, del mondo intorno a noi.

Per svolgere al meglio questa funzione del tutto fisiologica, i turbinati all’interno della cavità nasale sono rivestiti da tessuto cavernoso, riccamente irrorato da vasi arteriosi e venosi e innervato in maniera complessa al fine di garantire un ciclo respiratorio nasale. In pratica il naso non funziona mai al 100% in entrambe le narici, ma lavora a cicli alternati. Ogni narice, infatti, si prende una pausa di decontaminazione che le serve per smaltire correttamente tutto il materiale estraneo con il quale è entrata in contatto. Ragione per cui se si è raffreddati e si decide di usare un decongestionante nasale non bisognerebbe spruzzarlo in entrambe le narici, perché si andrebbe a inficiare il fisiologico processo di decontaminazione. Per favorire il fisiologico funzionamento della mucosa nasale è buona abitudine adottare una corretta igiene delle fosse nasali. Come realizzarla in concreto?

A rispondere è Orietta Calcinoni specialista in otorinolaringoiatria e foniatria, responsabile del Servizio Orl per il Teatro alla Scala di Milano

È buona abitudine effettuare il lavaggio delle fosse nasali con soluzione fisiologica? Se si, meglio avvalersi per farlo di uno spray, dei flaconcini monodose o farlo con il rinowash?

Se il naso funzionasse ad acqua saremmo ancora dei pesci: il naso ha un sistema di secrezione mucosa e di trasporto mucociliare che dovrebbe garantire la clearance, la pulizia, delle mucose nasali costantemente, grazie alla respirazione nasale ed a fenomeni come lo starnuto. Ma alcuni fattori, quali l’inquinamento, lavorazioni con polveri, malattie che provochino ipersecrezione o croste nelle fosse nasali possono richiedere un supporto “liquido” alla normale detersione “aerea”. Posto che il naso non può essere un ambiente sterile e che se lo laviamo sono già presenti degli inquinanti, dobbiamo considerare che il lavaggio normalmente avviene in direzione innaturalmente “inversa” : dalle narici al rinofaringe. Per questo Istituzioni Sanitarie quali la FDA americana raccomandano di evitare soluzioni “fai da te” con device simili a piccole teiere, riempiti con acqua bollita o con acqua e bicarbonato o acqua e sale, proprio per evitare il rischio di aumentare le infezioni, specie adenoiditi o otiti. La soluzione fisiologica è la detersione più “fisiologica”, appunto. Ma le fosse nasali non sono un tubo “semplice” come può essere il condotto uditivo esterno: setto e turbinati creano spesso angolazioni, stenosi, scoliosi, speroni, creste. E’ chiaro che l’acqua scorre dove può. E può passare senza nemmeno sfiorare croste o muco. Come l’acqua di un ruscello quando la portata è scarsa. Gli spray hanno diverse indicazioni a seconda del tipo di getto: semplice idratazione, magari in caso di atrofia delle mucose negli anziani o per chi è in ossigenoterapia, detersione “dolce” come nella primissima infanzia – dove possono essere alternati ai monodose, in caso sia indicato evitare contaminazioni, o anche in infiammazioni/allergie di grado lieve. Il rinowash è un tipo di lavaggio nasale – come le irrigazioni o docce nasali che si fanno in terapia termale – che ha una maggiore portata: l’acqua nel nostro ruscello muoverà anche quanto normalmente ristagna in pozze laterali nei tempi di bassa portata.

Qual è il vantaggio di usare un apparecchio per rinowash?

Come detto, con il rinowash è più facile percorrere e detergere la maggior parte dei meandri ( o meglio “meati, come si chiamano in anatomia) delle nostre fosse nasali. Per poi riprendere a soffiare il naso regolarmente per mantenere la pulizia appena ottenuta.

Quando si è raffreddati meglio uno spray decongestionante o un lavaggio con soluzione ipertonica?

Dato che il naso presenta irregolarità e ostacoli più o meno importanti in ciascuno di noi a un passaggio “dalle narici alla gola”, se lo spruzzo dello spray decongestionante viene bloccato da queste sporgenze già nel III esterno delle fosse non ne avremo beneficio o potremmo anche rischiare un vero danno alle mucose nasali di quel distretto, qualora l’uso dello spray diventasse abuso protratto.

La soluzione ipertonica ottiene una risposta in secrezione acquosa – come quando strizziamo una spugna – e in genere ha minore impatto sulle mucose, ma ricordandoci sempre di non usarla per più di 7-10 giorni (anche perché un raffreddore che duri più di 7 giorni difficilmente è solo un raffreddore e va chiesto un parere al medico)

Per i bambini con raffreddore, assodato che sotto i 12 anni non si possono usare i decongestionanti nasali, meglio fare un lavaggio con fisiologica, soluzione ipertonica? Con quali modalità farlo usando uno spray dal getto strong, rinowash o avvalendosi degli spray in sol?

Innanzitutto ai bambini va insegnato, ricordato, raccomandato l’uso del fazzoletto e la regola di soffiare il naso, una fossa per volta, mai le due narici bloccate contemporaneamente, più volte al giorno, non meno di tre. La tuba, il canale che parte dalla parte nasale della faringe, vicino alle adenoidi, e va all’orecchio nei bambini è molto orizzontale: il rischio di portare secrezioni nasali nell’orecchio e causare delle otiti è molto alto! Un lavaggio nasale in un bambino, ad esempio, va interrotto se il bambino si mette a piangere o “tira su” perché torniamo ad un alto rischio di otiti. Inoltre dobbiamo ricordare che se facciamo una cosa a un bambino, quello impara con molta velocità e proverà a farlo da solo o a farlo a fratellini, sorelline ed amici quando meno ce lo aspettiamo! Ma allo stesso tempo il neonato, il lattante hanno bisogno di un naso “pulito” per riconoscere l’odore della mamma e per respirare mentre succhiano il latte…

Perciò, per rispondere alla domanda che non ho dimenticato: nei bambini meglio la fisiologica, ma se il raffreddore è forte possiamo usare l’ipertonica per pochi giorni o per cercare di aiutarli a dormire la notte – specie se dopo l’ipertonica li aiutiamo a soffiare con dolcezza il naso- ; non userei un getto strong se non su singole indicazioni particolari del medico (pediatra o ORL) ; un bambino collaborante può imparare ad usare il rinowash, ma solo se strettamente necessario e da sostituire appena possibile al normale uso del fazzoletto; gli spray possono essere indicati in caso di arrossamento delle narici o di piccole croste che rendono dolorosi i tentativi di detersione delle fosse per i più piccoli, meglio se accompagnati a degli emollienti/antisettici in crema, che attenuino irritazione e croste… e permettano di tornare presto a soffiare normalmente il naso.