La galenica in odontostomatologia

collutorio_241481SDCCMYK35In odontostomatologia le preparazioni galeniche sono molto importanti, perché offrono al medico e ai suoi pazienti delle chance terapeutiche in un campo in cui scarseggiano specialità medicinali appositamente pensate per i problemi del cavo orale, soprattutto farmaci per uso topico. Contrariamente a quel che viene da pensare, quest’ambito interessa, oltre agli odontoiatri, anche altri specialisti come dermatologi, immunologi, otorini, allergologi e oncologi. Le preparazioni richieste, pertanto, possono presentare un differente livello di difficoltà tecnica e richiedere l’uso di principi attivi con azione farmacologica e indice terapeutico molto variabile. Si va dai semplici collutori antisettici e antinfiammatori agli antibiotici per le parodontopatie fino a formulazioni più complesse con anestetici locali, cortisonici, immunosoppressori, antimicotici per trattare, per esempio, mucositi da chemio e radio-terapia, lichen, micosi, gengivo-stomatiti aftose di grado severo. Le forme farmaceutiche più prescritte sono soluzioni, sospensioni e gel; di seguito riportiamo due ricette magistrali e due formulazioni officinali a titolo d’esempio.

Diclofenac sodico collutorio

Composizione:

Diclofenac sodico g 0,07
Glicerina g 5,0
Menta o.e. trirettificatog 0,1
Olio di ricino idrogenato (40 oe)g 0,5
Sodio benzoato g 0,1
Acqua depurata q.b. ag 100

Preparazione: disperdere l’essenza in olio di ricino idrogenato-40 OE e poi nella glicerina; sciogliere a caldo diclofenac sodico e sodio benzoato in acqua. Unire la soluzione alla dispersione dell’essenza sotto blanda agitazione e portare a peso con acqua lasciando a riposo 2 ore. Confezionare in flaconi di vetro scuro.

Modalità d’uso e posologia: sciacqui e gargarismi con la preparazione pura o diluita, secondo prescrizione.

Etichetta: uso esterno. Non ingerire il preparato. Conservare al riparo dalla luce e dalle fonti di calore.

Data limite di utilizzazione: 30 giorni.

Ricetta ripetibile.

Desametasone sodio fosfato (0,05 %) collutorio viscoso

Composizione:

Carbossimetilcellulosa (CMC) sodicag 0,75
Glicerina g 5,0
Desametasone sodio fosfatog 0,05
Acqua preservata q.b. ag 100

Preparazione: si leviga la CMC sodica con glicerina fino a ottenere una pasta omogenea senza grumi.

Sciogliere il desametasone sodio fosfato in circa 70 ml d’acqua preservata e unirla a piccole aliquote al levigato agitando cautamente. Portare a peso con la restante acqua, lasciar riposare almeno 1 ora e confezionare in flaconi di vetro scuro ben chiusi.

Posologia e modalità d’uso: secondo prescrizione medica; effettuare sciacqui tenendo la preparazione il più a lungo possibile a contatto con le mucose.

Note: le soluzioni viscose di corticosteroidi sono indicate nella terapia topica di mucositi del cavo orale secondarie a trattamenti chemio/radio-terapici e nelle aftosi. Si può aggiungere lidocaina cloridrato al 2 % come anestetico-locale sciogliendola nell’acqua insieme al sale di desametasone.

Etichetta: uso esterno. Non ingerire il prodotto.

Data limite di utilizzazione: 30 giorni.

Ricetta ripetibile.

Nistatina-idrocortisone-lidocaina collutorio FTM

Composizione:

Lidocaina cloridratog 0,4
NistatinaU.I. 3 milioni
Idrocortisoneg 0,2
Idrossipropilcellulosa 4000g 5
Glicerina vegetaleg 7,5
Essenza di mentamg 50
Alcool etilico a 96°g 4
Acqua preservata q.b. ag 500

Preparazione: scaldare a 80°C 300 g d’acqua preservata, mettere in agitazione lenta e aggiungere a pioggia l’idrossipropilcellulosa lasciando che si idrati andando a temperatura ambiente. A parte preparare la soluzione alcolica dell’essenza e mescolarla alla glicerina; aggiungerla alla dispersione e agitare cautamente. Lavorando preferibilmente sotto luce rossa (comunque al riparo dalla luce solare diretta) sciogliere la lidocaina in 100 g d’acqua preservata e sotto energica agitazione aggiungere idrocortisone e nistatina. Addizionare al resto della preparazione, portare a peso e ridisperdere con un omogeneizzatore meccanico. Lasciare a riposo alcune ore. Confezionare in flaconi di vetro scuro. Non usare contenitori in PVC (adsorbimento della lidocaina).

Posologia e modalità d’uso: sciacqui con 1 cucchiaio da minestra nelle stomatiti aftose, nelle micosi del cavo orale, nel lichen planus e nelle mucositi da chemio e radio-terapia.

Etichetta: Veleno. Uso esterno. Non ingerire il prodotto. Agitare energicamente prima dell’uso. Conservare in frigorifero.

Data limite di utilizzazione: 7 giorni (in frigorifero).

Galenico officinale dispensabile con ricetta non ripetibile.

Carbossimetilcellulosa sodica gel adesivo orale FNE

Composizione:

Carbossimetilcellulosa (CMC) sodicag 1
Glicerina vegetaleg 15
Sorbitolo al 70 %g 55
Sodio clorurog 1
Acido ascorbicog 0,05
Metile-p-ossibenzoatog 0,1
Propile-p-ossibenzoatog 0,01
Acqua depurata q.b. ag 100

Preparazione: sciogliere i p-ossibenzoati in acqua bollente, raffreddare e solubilizzare anche acido ascorbico e sodio cloruro. In mortaio levigare la CMC sodica con glicerina e addizionare il sorbitolo e la soluzione acquosa, un po’ per volta con blanda agitazione. Lasciare che il gelificante si disperda omogeneamente e far riposare la preparazione alcune ore affinché acquisisca la consistenza definitiva.

Modalità d’uso e posologia: protettivo meccanico da applicare sulle lesioni aftose.

Note: è un gel fluido che può fungere anche da veicolo per principi attivi che vi si possono disperdere o solubilizzare (se polari). Il sorbitolo migliora l’adesività e il gusto.

Etichetta: uso esterno. Conservare al riparo dalla luce e da fonti di calore.

Data limite di utilizzazione: 30 giorni.
Giuseppe Palmiotto

Le formule e le informazioni sono per quanto possibile accurate, corrette e conformi allo stato delle conoscenze, tuttavia l’autore e l’editore non s’assumono alcuna responsabilità legale circa l’accuratezza, la completezza e l’applicabilità di qualsiasi indicazione fornita. Essi, inoltre, declinano ogni responsabilità legale, diretta e indiretta, in merito a danni di qualunque natura che possano derivare dal loro utilizzo.

4 Commenti

  1. Sarebbe carino un prodotto “simil cingomma” con prodotti anestetici locali a lento rilascio.

    • Gentile dr.ssa Annalisa, i chewing gum medicati sono una forma farmaceutica interessante per veicolare farmaci di altre classi, ma non si prestano agli anestetici locali. Questi principi attivi devono essere assorbiti il meno possibile a livello sistemico: un chewing gum avrebbe esattamente l’effetto opposto, facilitandone l’assorbimento gastro-intestinale (per aumento della salivazione) e quello sub-linguale. In alcune patologie del cavo orale, per esempio nelle afte, l’azione anestetica è opportuno che sia confinata nelle sede della lesione e dunque il veicolo ideale è una preparazione muco-adesiva, ad esempio un gel. La ringraziamo per l’intervento e la invitiamo a seguirci ancora.

      Giuseppe Palmiotto

    • Grazie dr. Taddei, abbiamo intenzione di continuare con i contributi di Giuseppe Palmiotto sulla galenica 🙂
      Chiara Cominoli

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