La salute degli anziani, i risultati dell’indagine Passi d’Argento

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Gli anziani si sentono in salute, ma è davvero così? Michele Conversano, presidente di HappyAgeing Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, commenta i risultati dell’indagine Passi d’Argento (PdA), il sistema di sorveglianza sulla popolazione over 65, condotto da Asl e Regioni e coordinato dall’Istituto superiore di sanità salute anziani

L’indagine Passi d’Argento aggiorna il quadro sullo stato di salute e di vita degli over 65enni, fascia in costante crescita e che ormai si avvicina al 25% della popolazione complessiva. La ricerca, che dal 2016 è una raccolta in continuo, costituisce un sistema di sorveglianza a rilevanza nazionale che, oltre a fornire informazioni sulle condizioni di salute, abitudini e stili di vita, bisogni di cura e assistenza specifici della popolazione anziana, guarda in un modo nuovo al fenomeno dell’invecchiamento, a partire dalla definizione di invecchiamento attivo voluta dall’OMS, misurando anche il contributo che gli anziani offrono alla società. La raccolta dei dati viene fatta tramite interviste telefoniche (o vis a vis), effettuate attraverso un questionario standardizzato, da operatori socio-sanitari delle Asl, opportunamente formati, a campioni rappresentativi per genere ed età della popolazione residente estratti (con campionamento casuale semplice stratificato o a cluster) dalle liste sanitarie degli assistiti.

I risultati dell’indagine e il commento di HappyAgeing

“Anche se si registrano lievi miglioramenti nella lotta alla sedentarietà, rimangono abitudini alimentari sostanzialmente scorrette e un’immunizzazione non sufficiente”, dice Michele Conversano, presidente di HappyAgeing Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo, commentando i risultati dell’indagine. Secondo questi ultimi, l’87% della popolazione nazionale degli over 65 si percepisce in buona salute ma i parametri relativi a immunizzazione, nutrizione e uso dei farmaci non sembrano essere in linea con questa percezione. Dal 2014 HappyAgeing promuove nel nostro Paese politiche e iniziative volte a tutelare la salute dell’anziano e a sviluppare le indicazioni della Commissione europea sul fronte dell’invecchiamento attivo. Fanno parte dell’Alleanza HappyAgeing: SItI, SIGG, SIMFER, SIGOT, FNP CISL, SPI CGIL, UIL Pensionati, FAP ACLI e Federsanità ANCI. Dal 2015 HappyAgeing è stata cooptata dall’International Federation on Ageing, osservatore permanente presso le Nazioni Unite.

Immunizzazione

La percentuale di copertura vaccinale antinfluenzale per gli ultra65enni su base nazionale è del 55%. Negli ultra65enni con almeno 1 patologia cronica il dato sale al 61,7%, mentre scende al 44,9% in assenza di patologie.

Nutrizione

Nel triennio 2016-2018, fra le persone con 65 anni o più il consumo medio giornaliero di frutta e verdura non raggiunge la quantità indicata dalle linee guida per una corretta nutrizione: su 10 persone, 4 non consumano più di 2 porzioni al giorno di frutta o verdura, una quota analoga ne consuma 3-4 porzioni, solo 1 persona su 10 arriva a consumare almeno 5 porzioni al giorno (five a day), come raccomandato. E ciò a fronte di una percentuale piuttosto contenuta – il 12,7 % su base nazionale – di ultrasessantacinquenni con problemi accertati di masticazione e di circa il 43% di popolazione anziana sovrappeso.

Uso di farmaci

Va registrata una tendenza ancora forte alla ‘medicalizzazione’ della popolazione anziana. L’89,2% degli ultra65enni italiani dichiara di aver assunto farmaci nella settimana precedente l’intervista. “Un dato che in parte viene confortato dall’attenzione data dal medico alla corretta assunzione e controllo di farmaci da parte degli anziani”, commenta Conversano.

Disparità regionali

italiaL’analisi dei dati dell’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità fa emergere una enorme disparità regionale dello stato di salute degli anziani e stili di vita ancora lontani dalla soglia stabilita per il raggiungimento di un invecchiamento attivo. Per questo, HappyAgeing sostiene la necessità di sensibilizzare la popolazione con campagne di comunicazione sul territorio e di coordinare con maggiore forza le politiche sanitarie delle regioni a favore degli anziani per assicurare livelli minimi di prevenzione e invecchiamento in salute per l’intera popolazione anziana.

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