Le indicazioni di Federfarma dopo la nota del Garante della privacy sulle ricette mediche

croce verde farmaciaLa pratica di recapitare le ricette del medico direttamente in farmacia “dovrebbe essere circoscritta a quei casi, del tutto eccezionali, nei quali il paziente è obiettivamente impossibilitato a recarsi di persona in ambulatorio”. È la considerazione con cui Federfarma ha accolto il recente intervento del Garante per la Privacy sul trattamento delle ricette nelle sale d’attesa degli studi medici. Nel comunicato diffuso dall’Authority ai medici s’indicava di: riporre le ricette in busta chiusa per essere ritirate dal paziente o da un’altra persona dotata, però, di delega scritta.
In una circolare, Federfarma “ha ritenuto opportuno integrare le disposizioni dell’Authority con una serie di indicazioni tratte dalle normi vigenti e dalla deontologia professionale, che ovviamente esula dai riferimenti del Garante”, si legge sul sito istituzionale dell’associazione titolari. E prosegue: “I titolari non devono infatti dimenticare l’articolo 15 del Codice deontologico, dove si stabilisce che ‘il farmacista non deve promuovere, organizzare o aderire a iniziative di accaparramento di prescrizioni mediche comunque e dovunque poste in essere’. Per accaparramento di ricette, in particolare, si intende ogni iniziativa diretta a convogliare le prescrizioni in una determinata farmacia senza preventiva ed esplicita autorizzazione dell’interessato. Anche perché all’articolo 15 della legge 475/1968 viene sancito il diritto del cittadino alla libera scelta della farmacia alla quale rivolgersi”.
“Per tale motivo”, conclude Federfarma, “le indicazioni del Garante non autorizzano il medico a decidere di propria volontà se e a quale farmacia recapitare le ricette di un paziente. Spetta soltanto a quest’ultimo scegliere se avvalersi di tale opzione, nel qual caso deve delegare per iscritto un incaricato (che può anche essere il collaboratore della farmacia). A tale persona il medico deve consegnare le ricette in busta chiusa e in questa busta devono rimanere fino a quando il paziente la ritira, anche in farmacia”.