L’importanza d’essere protagonisti attivi

Massimo Martari, presidente dell’Ordine provinciale di Verona, spiega le iniziative e le attività messe in atto dai farmacisti scaligeri.Massimo Martari

Come si caratterizza il settore delle farmacie in provincia di Verona?

Possiamo affermare con orgoglio che garantiamo una presenza capillare e omogenea su tutto il territorio, a dimostrazione di un servizio attento, di alto livello, del quale la popolazione è pienamente soddisfatta. A oggi contiamo 235 farmacie distribuite su tutta la provincia, di cui 68 a Verona. Ricordiamo che la provincia scaligera ha un territorio molto vario, che va dalla montagna, al lago, alla pianura, zone diverse, con esigenze diverse e quindi molto impegnativo. È sempre stata prestata attenzione ai luoghi dove c’era maggiore necessità, per questo sono stati previsti anche, e non da oggi, armadi farmaceutici e dispensari, in zone dove un presidio farmaceutico non riuscirebbe a sostenersi. Grazie al lavoro di concerto tra ordine e organizzazioni sindacali, si riesce a garantire un servizio di eccellente qualità ovunque, non esistono nel nostro territorio farmacie di serie A e serie B, l’utente trova la stessa professionalità sia nella farmacia in centro a Verona, che in quella nei piccoli comuni.

In che modo hanno reagito le farmacie alla crisi?

Ancora un volta, le farmacie si sono rimboccate le maniche, rispondendo alla contrazione del mercato, offendo più servizi, a carico della farmacia stessa, mantenendo sempre un elevato livello di professionalità, continuando a investire sulla formazione, per essere sempre più preparati a rispondere alle nuove esigenze sul territorio. La Sanità sta cambiando, il nostro ruolo di farmacisti ci richiede di essere protagonisti attivi, pur non senza crescenti difficoltà.

Quali sono le attività messe in atto dai farmacisti che l’hanno maggiormente colpita?

Ho notato che i colleghi ancora una volta non si sono tirati indietro, mettendosi in gioco, (non senza difficoltà, visto che la crisi non ha risparmiato nessuno, farmacie comprese), implementando il numero e la qualità dei servizi, impegnandosi nella formazione e nell’aggiornamento, coscienti che è anche, e soprattutto, in momenti come questo, che l’alto livello di professionalità è la giusta via da percorrere, con occhio vigile e attento per non trovarsi impreparati di fronte a una Sanità in vorticosa trasformazione.

 Quali iniziative avete avviato come organizzazione?

Tra le iniziative messe in atto ricordiamo l’organizzazione di corsi Ecm gratuiti e incontri formativi per i nostri iscritti; infatti da sempre crediamo molto nella formazione continua. Abbiamo finanziato con una borsa di studio un progetto di ricerca sui farmaci innovativi, la cui prima parte si è già conclusa con ottimi risultati.

Abbiamo anche scelto di ridurre la quota associativa per aiutare i nostri colleghi in difficoltà, senza che questo comprometta la qualità dei servizi messi a disposizione per gli iscritti stessi. Inoltre abbiamo patrocinato iniziative ritenute utili a sottolineare il ruolo del farmacista/farmacia sul territorio.

Infine è stata recentemente riorganizzata la turnazione sull’intera provincia, ottimizzando il servizio e i costi. Crediamo sia importante continuare a collaborare sempre più a stretto contatto con tutti gli altri soggetti coinvolti nell’ambito sanitario, per far sì che rimanga a livelli di eccellenza.

Come vede il futuro delle farmacie nella vostra provincia?

Ci aspettano sfide impegnative, è innegabile che il mondo del lavoro stia attraversando un momento critico. Non nascondiamo che le nuove aperture ipotizzate destano qualche preoccupazione, perché non possiamo dimenticare che la farmacia è pur sempre un’impresa che deve sostenersi, per poter garantire i suoi servizi. E anche perché deve essere in grado di poter garantire nel tempo il livello occupazionale della nostra provincia. Il nostro lavoro è tutelare tutti colleghi e vigilare sulle realtà esistenti. Un attenzione particolare va come sempre rivolta alle farmacie rurali, spesso unico presidio sanitario sul territorio, che più di altre realtà risentono dello sforzo che viene loro richiesto in questo momento. Non va dimenticato che se perdurerà questa situazione, potrebbe andare a scapito anche degli utenti e della qualità del servizio. E questo è un grosso rischio. Siamo però convinti che i nostri colleghi, da professionisti quali sono, dimostreranno ancora una volta il loro impegno, per mantenere questo livello di eccellenza. Verona è da sempre attenta alle novità, i nostri colleghi sono pronti ad accogliere il cambiamento e a mettersi in gioco.