Dal Ministero le linee d’indirizzo per la nutrizione nei pazienti oncologici

Sono state approvate lo scorso 14 dicembre tramite un Accordo Stato-Regioni le nuove Linee di indirizzo sui percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici, un documento elaborato da un gruppo di lavoro multidisciplinare che ha visto la partecipazione di rappresentanti di Ministero della Salute, aziende sanitarie, università e società scientifiche di settore (Rep. Atti n. 224/CSR del 14.12.2017).
L’iniziativa del ministero è volta a superare la frammentazione regionale che si osserva anche in questo campo, attraverso la definizione di precisi standard nazionali di appropriatezza degli interventi nutrizionali nei pazienti oncologici e l’individuazione di “percorsi di nutrizione clinica nella gestione del malato oncologico e del soggetto che ha superato la malattia”. Il tutto sia in ospedale sia sul territorio, in ambito di un percorso terapeutico sia “attivo” sia “palliativo”, attraverso la messa in opera di nuovi modelli organizzativi che integrino le attività a livello ospedaliero, ambulatoriale e domiciliare.

paziente in ospedale

Salvaguardare la salute del paziente

I pazienti oncologici si trovano a fronteggiare un quadro complesso determinato sia dalla malattia – che può colpire organi e distretti coinvolti nei processi digestivi e di assimilazione degli alimenti – che dalle relative terapie, che spesso presentano effetti collaterali a carico del tratto gastro-intestinale. Ne può derivare una situazione di malnutrizione che può portare a complicanze e rallentamento del processo di guarigione. Le linee di indirizzo mirano proprio a combattere questa evenienza e a facilitare il recupero dello stato nutrizionale e della salute fisica del paziente oncologico.
Tra gli obiettivi principali delle linee d’indirizzo vi sono la definizione delle modalità di screening nutrizionale (validato per la valutazione dello stato nutrizionale) e l’identificazione dei bisogni specifici in ambito nutrizionale in fasi diverse della malattia (alla diagnosi, durante il percorso terapeutico, al follow-up e per la prevenzione terziaria).
Il documento presenta inoltre il modello di risposta organizzativa basata sulla messa a punto di un percorso integrato, all’interno del quale si colloca anche il programma nutrizionale personalizzato associato al trattamento oncologico che deve essere sviluppato per ogni paziente fin dal primo accesso ai servizi. A questo scopo, gli enti chiamati in causa dal documento del Ministero comprendono gli ospedali e i reparti di day surgery, le reti territoriali di cura e la continuità assistenziale MMG e PLS, l’assistenza domiciliare e i centri di nutrizione artificiale.
Le linee d’indirizzo descrivono anche le attività di formazione e informazione rivolte agli operatori sanitari allo scopo di formarli su questo delicato ed importante tema.

L’impatto della malnutrizione nel paziente oncologico

La malnutrizione è considerata una “malattia nella malattia”, con stime di 33 milioni di persone colpite a livello europeo e un costo sociale di circa 120 miliardi di euro. Secondo i dati riportati nelle linee d’indirizzo, circa il 20-30% dei pazienti con tumore muore a causa delle conseguenze dirette e indirette della non ottimale alimentazione. I più colpiti da malnutrizione sono i pazienti affetti da neoplasia del tratto gastrointestinale superiore (80% già al momento della diagnosi) e quelli con neoplasia polmonare (60%). La perdita di peso si verifica anche nel 72% delle neoplasie pancreatiche, nel 69% delle neoplasie esofagee, nel 67% delle neoplasie gastriche, nel 57% dei tumori del distretto testa-collo, nel 34% delle neoplasie del colon retto, nel 31% dei casi di linfoma non-Hodgkin.
Sono numerosi i fattori che intervengono a determinare lo stato di malnutrizione, riconducibili in parte alla stessa patologia oncologica (malassorbimento o localizzazione della neoplasia, o metastasi), all’intervento terapeutico (chemioterapia, radioterapia, chirurgia) o a fattori psicologici.

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