Gli integratori sono un settore in continua crescita: in Italia ad assumerli sono 30 milioni di soggetti, con una leggera prevalenza tra le donne e nel target 35-54 anni. La farmacia rimane il luogo privilegiato di acquisto. È quanto emerso dallo studio “Lo scenario degli integratori, tra benessere e star bene”, condotto da Future Concept Lab per Integratori & Salute

Gli italiani sono sempre più attenti alla salute, puntando su un efficace mix di alimentazione equilibrata, vita attiva e uso appropriato di integratori alimentari utilizzati ad oggi da oltre 30 milioni di soggetti. È questa la fotografia scattata dallo studio realizzato da Future Concept Lab per Integratori & Salute, l’associazione che rappresenta il comparto degli integratori alimentari in Italia, parte di Unione Italiana Food.

Lo studio, “Lo scenario degli integratori, tra benessere e star bene”, ha fotografato il vissuto e le attese per il futuro dei nostri connazionali rispetto al mondo degli integratori, il loro rinnovato interesse per la salute e la prevenzione.

Puntare alla salute anche con l’alimentazione

Per preservare una buona salute occorre partire da un regime alimentare sano ed equilibrato, ritagliarsi momenti di relax e fare attività fisica costante. L’adozione di modelli alimentari corretti interessa ad oggi quasi 6 italiani su 10 (58,3%), che prestano maggiore attenzione a quello che mangiano rispetto al passato; il 22,6% segue addirittura precise regole alimentari, mentre a mangiare “ciò che capita” sono solo circa 2 italiani su 10 (19,6%).

Assunzione di integratori, una pratica in costante crescita

Dallo studio di Future Concept Lab è emersa la forte propensione all’utilizzo di integratori da parte degli italiani per mantenere salute e benessere, fisico e mentale. Basti pensare che, nell’ultimo anno, il 73,3% degli italiani (in particolare adulti tra i 35 e i 54 anni con una leggera prevalenza tra le donne) ha utilizzato integratori alimentari almeno una volta e più di 8 italiani su 10 (82,8%) li hanno usati nel corso della propria vita.

La maggior parte dei connazionali li assume per sostenere le difese immunitarie (30,1%), come complemento energetico (26,3%) e come aiuto per le ossa e le articolazioni (24,4%). Altri ne fanno ricorso per integrare diete vegane e vegetariane (22%), per normalizzare l’intestino (22%), per aiutare la digestione (20,8%) e migliorare i problemi d’insonnia (20,2%).

Consumatori consapevoli

Il consumo di integratori da parte degli italiani è in larga parte consapevole: dallo studio emerge infatti come 8 su 10 (77,7%) abbiano una percezione corretta degli integratori alimentari. Sono stati definiti soprattutto come un “aiuto a colmare le carenze dell’organismo”, ma anche come “un supporto per rafforzare l’abitudine a mangiare sano e a fare movimento” e, parimenti, “sono per tutti, per un benessere complessivo”. Appare quindi molto chiara l’opinione che gli italiani hanno degli integratori (sostengono il benessere e non sostituiscono le medicine) e l’idea dei bisogni che soddisfano.

Medici e farmacisti, canali prioritari di informazione

Per acquistare gli integratori, gli italiani si affidano ai professionisti, in primis medici (48,4%) e farmacisti (36,3%). Per il 70,2% degli italiani, inoltre, la farmacia e la parafarmacia rappresentano il luogo privilegiato per l’acquisto di integratori. Molto meno diffuso è l’acquisto al supermercato: lo fanno 2 italiani su 10 (22,4%). Stesso risultato per quanto riguarda gli acquisti online sui siti specializzati in salute (22,4%). Più indietro gli acquisti di integratori su Amazon (19,7%), nei negozi di alimenti naturali (14,2%) e quelli online sul sito web di una specifica marca (6,4%).

Uno sguardo al futuro

Guardando al futuro, i connazionali si aspettano una crescente importanza degli integratori nella vita delle persone. In primis, perché credono che la ricerca scientifica contribuirà con nuovi ritrovati ad allungare la vita in salute (60,5%) e perché saranno sempre più innovativi e utili al mantenimento dello stato di salute grazie al contributo della scienza (55,6%). In futuro, inoltre, 1 italiano su 2 (52,7%) preferirebbe assumere gli integratori in capsule, possibilmente senza acqua.

Uno strumento per la sostenibilità dei Ssn

Nel 2022 il comparto ha superato i 4 miliardi di euro di fatturato, confermandosi un settore in forte ascesa. L’Italia è il leader europeo nel mercato, coprendo abbondantemente il 26% del valore totale dello stesso, che in Europa supera i 13 miliardi di euro.

«Grazie alla forte impronta innovativa del comparto – ha sostenuto il presidente di Integratori & Salute, Germano Scarpa – siamo impegnati a ricercare e progettare gli integratori del futuro, che dovranno rappresentare un sostegno sempre più mirato e strategico per il benessere delle persone. Un utilizzo più strutturato degli integratori nei prossimi anni, in linea con quanto auspicato dagli italiani nello studio del Future Concept Lab, può costituire un’importante risorsa per i sistemi sanitari nazionali.

Un’elaborazione PwC Italia su dati Food Supplements Europe ha stimato in 1,3 miliardi di euro il potenziale risparmio annuale del Sistema sanitario nazionale correlato a minori casi di ospedalizzazione, se le persone over 55 o a rischio di malattie cardiovascolari assumessero Omega-3 regolarmente. Allo stesso tempo, se la popolazione a rischio assumesse giornalmente calcio e vitamina D si potrebbero riscontrare minori fratture ossee correlate all’osteoporosi ed avere così un potenziale risparmio per il Ssn di 0,7 miliardi di euro» ha concluso.