Rimedi naturali per il benessere di bocca e gengive

Il prontuario fitoterapico offre diverse soluzioni adottabili per la salute del cavo orale. Dal collutorio a base di tinture madri al decotto di malva, ecco alcuni rimedi che il farmacista può consigliare

Nell’ottica di una routine naturale, all’insegna del benessere della bocca e delle gengive, è possibile pensare a rimedi semplici, ma efficaci, che possono offrire un’opzione interessante anche a chi presta particolare attenzione alla tipologia di prodotto da utilizzare e preferisce una soluzione “verde” al proprio problema. Non va dimenticato infatti che tra le sostanze più efficaci per la loro azione antimicrobica si annoverano gli oli essenziali, tipici di aromatiche officinali quali la salvia, il timo, la menta e la propoli.

Pronto sollievo per gengive infiammate

Per dare sollievo al dolore e all’infiammazione è possibile ricorrere all’applicazione locale di un collutorio, da utilizzare per sciacqui e gargarismi, preparato mescolando 30 gocce di tintura madre di iperico (Hypericum perforatum), 30 gocce di tintura madre di mirra (Commiphora molmol) e 50 gocce di tintura madre di calendula (Calendula officinalis) in circa tre cucchiaini da dessert di acqua. Per una maggiore praticità è anche possibile pensare di procedere, mantenendo le proporzioni, alla realizzazione di un mix di tinture già pronto che semplifichi la somministrazione. La presenza dell’iperico è giustificata dalla sua blanda azione anestetica locale, alla quale si accompagnano un’azione antinfiammatoria, leggermente antisettica e stimolante della rigenerazione di cute e mucose. Alle sommità fiorite della calendula vengono da secoli riconosciute proprietà antinfiammatorie, antisettiche e cicatrizzanti: i componenti dell’olio essenziale di questa pianta sarebbero infatti responsabili di una valida attività antimicrobica (particolarmente efficace nei confronti dei batteri Gram+ come lo Staphylococcus aureus e lo Streptococcus beta-emolitico), antimicotica e antivirale. Non meno importanti sono l’azione antinfiammatoria (alcoli triterpenici e flavonoidi) e vulneraria (saponine e polisaccaridi), con aumento dell’attività fagocitaria del sistema reticolo endoteliale, incremento della produzione di fibrina e della formazione di tessuto di granulazione. L’insieme di queste peculiarità fa della calendula uno dei rimedi più utilizzati nei paesi tedeschi (uso codificato dalla Commissione E dell’Ufficio Federale della Sanità Tedesco) – da sola o in associazione ad altre piante dall’attività sinergica – nel trattamento di afte, gengiviti, stomatiti, piorrea e paradontopatie.

Le proprietà emollienti e lenitive della malva

Per quanto possa apparire semplice come intervento naturale, anche il decotto di malva (Malva sylvestris) può rivelarsi prezioso in presenza di infiammazioni alla mucosa e alle gengive: la malva è una pianta caratterizzata, soprattutto in virtù del suo contenuto di mucillagini, da un’azione emolliente e lenitiva, capace di esercitare un’azione antinfiammatoria a livello delle mucose. Per una preparazione adeguata del decotto, da impiegare per sciacqui orali più volte al dì, le foglie di malva vanno fatte bollire (un cucchiaio da tavola per 200 ml di acqua), a fiamma bassa, per 10-15 minuti. Si filtra e si lascia intiepidire prima dell’uso. Per massimizzare l’efficacia il liquido va trattenuto in bocca per un paio di minuti in corrispondenza delle aree infiammate. Allo scopo di potenziarne le proprietà antinfiammatorie e antimicrobiche è possibile aggiungere, subito prima dell’uso nel bicchiere, 20 gocce di estratto idroalcolico di propoli, dotato peraltro di riconosciute proprietà antisettiche, leggermente anestetiche e antidolorifiche, così da fornire un rapido sollievo.

Per il paziente vegetariano o vegano

Per soddisfare le esigenze di chi vuole astenersi dall’uso di prodotti naturali di origine animale, in alternativa alla propoli è possibile proporre la tintura madre di mirra: si tratta di una “gommoresina” ottenuta per incisione della corteccia di una pianta, la Commiphora molmol, originaria dell’Eritrea e dell’Arabia meridionale. Resa nota dal suo aroma gradevole e dal suo particolare legame a molte tradizioni religiose, la mirra è in realtà una sostanza ricca di proprietà curative: grazie al suo olio essenziale, per uso esterno, può svolgere un’azione astringente, antinfiammatoria, analgesica e antisettica. Si può spennellare la tintura pura sulle zone colpite due-tre volte al giorno o anche diluirne 35 gocce in mezzo bicchiere d’acqua tiepida per gargarismi o applicazioni locali.