Sanità: con il Pnrr puntare su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità

digitalizzazione

Oltre 4 miliardi del Pnrr destinati alla salute verranno investiti nel miglioramento delle cure domiciliari. Per la sanità del futuro occorre puntare su telemedicina, digitalizzazione dei servizi e nuove tecnologie

Sono stati moltissimi i pazienti che, nel corso dell’ultimo anno, con il venir meno dei servizi di elezione e di visite ambulatoriali in presenza, si sono affidati, per la prima volta, alla telemedicina, utilizzando siti e applicazioni per accedere a servizi e prestazioni sanitarie. A tal proposito lo studio Deloitte “Digital Transformation: Shaping the future of European Healthcare”,  condotto dal Deloitte Centre for Health Solutions tra marzo e aprile 2020, aveva analizzato, attraverso una rilevazione condotta su circa 1.800 operatori sanitari e 40 interviste a stakeholder di settore europei, i trend di adozione e utilizzo delle tecnologie digitali in sanità in 7 Paesi, tra cui l’Italia. Il 65% degli operatori sanitari italiani aveva riscontrato, stando allo studio, un repentino passaggio di prodotti e servizi dal canale fisico a quello online.

digitalizzazione

Digitalizzazione, una risorsa anche per il post Covid

Se da una parte è stata manifestata la necessità di un contatto umano, particolarmente rimarcato nell’interazione medico-paziente, dall’altra l’emergenza ha evidenziato le potenzialità di digitalizzazione e innovazione che, anche nel post Covid, potranno semplificare e rendere più efficiente la sanità italiana.

Basti in tal senso pensare alla digitalizzazione delle cartelle cliniche, ai fascicoli sanitari elettronici, alle ricette dematerializzate, sfruttate ancora solo parzialmente, come messo in luce ancora dallo studio Deloitte. Tutti strumenti che potranno concorrere ad aumentare la sostenibilità sociale del Paese e migliorare le prestazioni del sistema sanitario nazionale tanto per i medici quanto per i pazienti.

Sanità del futuro, puntare su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità

«Innovazione, digitalizzazione e sostenibilità: sono queste le stelle polari a cui guardare per far fruttare le risorse del Pnrr destinate alla salute, ridisegnando il futuro del nostro Sistema sanitario, per accrescere il benessere di tutta la società – ha commentato  Andrea Poggi, Innovation Leader di Deloitte, alla luce dell’intesa Stato-Regioni, con la quale vengono destinati 4 miliardi di Euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) al potenziamento delle cure domiciliari – In altre parole, potremmo raggiungere un livello di digitalizzazione e ammodernamento delle strutture sanitarie tale da aprire la strada a nuovi modelli commerciali e servizi pensati su misura per il paziente, ma anche a sperimentazioni cliniche molto più innovative e veloci».

Svolta digitale, servono investimenti mirati e incentivi pubblici

Una vera svolta digitale e innovativa, però, è stato ricordato, può realizzarsi solo con investimenti mirati su tecnologia, innovazione e ricerca, e con incentivi pubblici che creino le condizioni per il consolidamento di un ecosistema di open innovation più competitivo e dinamico. «Da anni sosteniamo l’importanza dell’innovazione applicata all’ambito della salute e per questo, come Officine Innovazione, organizziamo l’Health&BioTech Accelerator, il più grande programma di Open Innovation dedicato alla Salute e alle Biotecnologie a livello nazionale – ha proseguito Poggi – L’Health&BioTech Accelerator è un esempio di come la collaborazione tra startup e aziende partner può portare a straordinari risultati quando si collabora per sviluppare soluzioni ad alto potenziale di innovazione, sostenibilità e qualità sul mercato. Un’operazione che porta valore aggiunto a tutto il sistema Paese e che può dare un contributo fondamentale per la ripartenza della nostra economia».