Screening dei tumori del colon-retto con il supporto delle farmacie

In Lombardia lo screening dei tumori del colon-retto si avvale del supporto delle farmacie, che offrono alle ATS della regione la propria collaborazione per la ricerca precoce di questi tumori particolarmente diffusi, soprattutto dopo i 50 anni.

Proprio per fare il punto sugli screening per la ricerca precoce dei tumori del colon-retto, si è svolto a Cremona un convegno, dal quale sono emersi due messaggi fondamentali da indirizzare alla popolazione: la non invasività di queste indagini e la loro grande efficacia nell’individuare precocemente i tumori del colon-retto.

Le farmacie di Cremona sono state tra le prime a collaborare gratuitamente con Regione e ASL per questo screening”, racconta Rosanna Galli, presidente di Federfarma Cremona. “Grazie alla loro capillarità hanno avuto un ruolo importante nell’ampliare la partecipazione della cittadinanza. Con il supporto della farmacia è semplice per il cittadino partecipare allo screening, anche per gli abitanti dei paesi più piccoli”.

Le farmacie partecipano con impegno a questo screening e lo fanno gratuitamente per l’importanza sociale del progetto”, aggiunge Giuseppe Fornasa, presidente di Federfarma Mantova. “La rete delle farmacie territoriali garantisce la propria disponibilità da oltre 15 anni offrendo il proprio tempo, perché con questo screening si salva la vita alle persone, permettendo di intervenire quando ancora non ci sono sintomi”.

L’impegno delle farmacie di Cremona e Mantova e di tutte le farmacie lombarde”, ricorda Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, “testimonia l’importante ruolo nell’attività di prevenzione e screening, conferito loro dalla legge dei servizi”.

L’importanza della diagnosi precoce dei polipi

I tumori del colon-retto, infatti, hanno origine quasi sempre da polipi adenomatosi: tumori benigni dovuti al proliferare delle cellule della mucosa intestinale, che impiegano mediamente tra i 7 e i 15 anni per trasformarsi in forme maligne. È proprio in questa finestra temporale che lo screening consente di fare una diagnosi precoce ed eliminare i polipi, ancor prima che abbiano acquisito caratteristiche pericolose.

Considerata l’epidemiologia di queste forme tumorali – che sono le più diffuse in Italia nel totale tra uomini e donne, essendo rispettivamente il secondo tumore più comune nelle donne e il terzo più comune negli uomini – emerge l’importanza di ampie campagne di screening, che in Lombardia sono rese possibili, e particolarmente efficaci, grazie alla capillarità e alla conseguente capacità delle farmacie di includere in queste indagini preventive un’ampia fetta di popolazione.