A 10 anni dalla sottoscrizione del Documento Strategico per l’inserimento del bambino diabetico in contesti scolastici, educativi e formativi, promosso nel 2013 da AGD Italia in collaborazione con i Ministeri di Salute e Istruzione, Università e Ricerca, una conferenza stampa in Senato ha fatto il punto della situazione, evidenziando i molti gap ancora da colmare per promuovere una piena integrazione scolastica

Una conferenza stampa tenutasi in Senato lo scorso 26 aprile su iniziativa della Senatrice Daniela Sbrollini, presidente dell’Intergruppo Parlamentare Obesità e Diabete e di AGD Italia, ha fatto il punto sul “Documento strategico di intervento integrato per l’inserimento del bambino, adolescente e giovane con Diabete in contesti Scolastici, Educativi, Formativi al fine di tutelarne il diritto alla cura, alla salute, all’istruzione e alla migliore qualità di vita”, a 10 anni dalla sua sottoscrizione. Lo stesso fu difatti promosso nel 2013 da AGD Italia, coordinamento tra Associazioni di aiuto a Bambini e Giovani con Diabete, in collaborazione con il Ministero della Salute e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca.

Il documento strategico

Il documento strategico ha rappresentato un punto di svolta per la piena integrazione del bambino diabetico in ambito scolastico anche se, è stato sottolineato, a distanza di 10 anni restano molte criticità, a partire dalla piena attuazione del percorso di gestione proposto dal documento. Il suo accoglimento a livello nazionale appare per molti aspetti non completo e, come spesso accade, non omogeneo a livello territoriale.

Il diabete giovanile, di tipo 1, è una patologia che in Italia interessa circa 200mila soggetti; è a esordio precoce, spesso in età pediatrica, tanto che una percentuale consistente di pazienti è under 18. La gestione terapeutica, essenziale per prevenire l’insorgenza di complicanze che possono compromettere la qualità di vita del paziente, coinvolge la famiglia quanto il team diabetologico, ma è evidente che un ruolo importante viene giocato anche dal personale scolastico.

Il documento strategico, nel 2013, ha fornito una serie di indicazioni importanti per l’inserimento del bambino e dell’adolescente diabetico nel contesto scolastico, rimuovendo qualsivoglia ostacolo alla sua piena integrazione.

I punti chiave del documento strategico

Il documento fornisce:

  • le procedure di intervento per la somministrazione di farmaci a scuola attraverso la definizione di un percorso assistenziale;
  • i protocolli relativi all’inserimento del bambino, adolescente e giovane nei momenti scolastici, individuando le responsabilità dei vari soggetti;
  • informazioni sulla gestione delle emergenze.

Punti centrali sono il ruolo della scuola come fondamentale momento nel graduale processo di accettazione della malattia e di autonomia da parte del bambino e del ragazzo, e la sicurezza della terapia, che va garantita in ambito scolastico, non potendo essere eseguita nella maggior parte dei casi in maniera autonoma, soprattutto per quanto riguarda la somministrazione di insulina e la gestione di eventuali emergenze metaboliche, quali l’ipoglicemia.

Il documento puntava a una corretta sinergia tra i vari soggetti interessati. In questo scenario emergeva con forza la figura del dirigente scolastico che in questo percorso riveste un ruolo fondamentale nel coordinare e portare a compimento le condizioni di tutela del bambino rispetto alla sua piena integrazione e garanzia del diritto alla salute.

Il recepimento regionale e i tanti gap ancora da colmare

Il Documento è stato recepito in numerose Regioni attraverso protocolli di intesta tra ufficio scolastico regionale e sanità regionale, tanto che a oggi sono circa il 70% le Regioni che hanno siglato un protocollo di intesa in materia. Resta tuttavia ancora molto da fare per garantire una piena operatività di quanto previsto nel documento.

«Il diritto allo studio come quello alla salute rappresentano una priorità che va tutelata senza incertezze – ha dichiarato la Senatrice Daniela Sbrollini – Il Documento Strategico promosso dieci anni fa da AGD Italia rappresenta un punto di riferimento che richiede di essere attuato. È il momento di riunire tutti gli attori coinvolti nell’interesse dei nostri bambini, ragazzi e giovani con diabete, assicurando le stesse garanzie su tutto il territorio nazionale. Questo è un obiettivo centrale per l’Intergruppo Parlamentare e deve esserlo per la politica tutta».

«Il Ministero dell’Istruzione e del Merito condivide l’opportunità di consolidare le strategie di azione suggerite nel Documento strategico del 2013 redatto in collaborazione con AGD Italia e Ministero della Salute per assicurare il pieno inserimento dell’alunno nel contesto scolastico, valorizzando il rapporto di collaborazione tra scuola e famiglia, che da sempre caratterizza la scuola-comunità educante – ha enfatizzato Caterina Spezzano, Dirigente Tecnico Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, Ministero dell’Istruzione e del Merito – È sicuramente possibile un ulteriore percorso di condivisione per accrescere la conoscenza della malattia, per informare adeguatamente il personale docente e non docente e garantire la piena realizzazione dei diritti del bambino diabetico a scuola».

«I dirigenti scolastici sono consapevoli della necessità che la scuola presti ogni forma di attenzione e cura per garantire il benessere di tutti gli studenti, attivando le opportune collaborazioni con il territorio perché sia garantito un contesto educativo pienamente accogliente e inclusivo» ha concluso Sandra Scicolone, presidenza Nazionale ANP, Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola.