Rendere le stazioni dei piccoli centri dei nuovi hub sociali di coesione e offerta di servizi.

E’ proprio questo l’obiettivo che si prefigge di raggiungere il progetto “Stazioni del Territorio”, voluto dal Gruppo Ferrovie dello Stato, puntando alla trasformazione di complessive 20 stazioni situate in comuni con meno di 15mila abitanti entro il 2025. 

Le stazioni verranno trasformate in centri polifunzionali utilizzando fabbricati e aree esterne in disuso, in cui verranno ospitati servizi polivalenti e di pubblica utilità per i cittadini, tra cui farmacie e ambulatori medici, anche grazie all’accordo siglato lo scorso dicembre con Federfarma.

Il progetto pilota in 5 stazioni

Il 16 aprile scorso a Roma, presso la sede del Gruppo FS, in occasione dell’evento “Stazioni del territorio. Lo spazio multiservizi per i cittadini”, sono stati presentati i primi risultati dell’iniziativa.

Il progetto pilota è stato avviato in 5 stazioni situate nelle quattro regioni del Centro Italia coinvolte nei sismi del 2009 e del 2016. Più nello specifico, le stazioni di Popoli-Vittorito (Pescara), Urbisaglia-Sforzacosta e Matelica (Macerata) sono in fase di completamento, mentre quelle di Antrodoco Centro (Rieti) e Baiano di Spoleto (Perugia) sono attualmente interessate dagli interventi che si concluderanno nel 2025.

Il ruolo centrale di farmacista e MMG nei piccoli centri

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo all’incontro, ha dichiarato: «Ringrazio Federfarma e la Federazione dei Medici di Medicina Generale perché il ruolo del farmacista e del medico sono fondamentali nei piccoli paesi a rischio di spopolamento». La loro professionalità non riguarda solo le funzioni strettamente sanitarie, «ma è anche di ascolto». Il Ministro si è inoltre soffermato sull’importante ruolo svolto dalle farmacie nelle aree interne del Paese.

Un progetto che mira a preservare i piccoli centri dallo spopolamento

Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, ha spiegato che «l’Italia ha un tessuto importante rappresentato dai Comuni. FS ha 2.200 stazioni operative, di cui 200 nei Comuni sotto i 15 mila abitanti. Abbiamo la responsabilità sociale che non vengano spopolati e che rimangano vivi».

 

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