Il rafforzamento della medicina territoriale, punto nodale del DM77, passa anche attraverso la telemedicina, cioè l’erogazione di un certo numero di prestazioni a distanza.

I prossimi passi sono stati segnati e, con la rimodulazione del PNRR, l’Agenas è ormai al lavoro per il collaudo della piattaforma nazionale di telemedicina che servirà a raggiungere l’obiettivo di 300mila persone entro il 2025.

I servizi di telemedicina e le farmacie

I servizi erogabili in telemedicina comprendono: l’elettrocardiogramma, l’holter pressorio e cardiaco e la spirometria. 

Le farmacie arrivano tutt’altro che impreparate a questo appuntamento che contribuirà a rivoluzionare la sanità. Circa la metà dei presidi è difatti già attivo nell’erogazione dei servizi in telemedicina.

L’indagine Federfarma

Stando ai dati di un’indagine Federfarma, per quanto riguarda l’elettrocardiogramma, il 52% delle farmacie eroga già il servizio in telemedicina; altresì il 32% si dichiara disponibile ad implementarlo all’interno del proprio presidio.

Inoltre, quasi la metà delle farmacie italiane offre i servizi di holter pressorio (50%) e cardiaco (46%), mentre, tra i quattro servizi oggetto d’indagine, la spirometria risulta il meno diffuso tra i presidi italiani, con una erogazione che interessa appena l’8% delle farmacie, ma con il 56% che si dichiara disponibile a introdurlo all’interno della propria attività.

Federfarma promuove la telemedicina

I servizi citati, erogati in telemedicina, vengono telerefertati a distanza, in tempo reale da medici specialisti. Con il supporto di una società di servizi informatici, Promofarma, Federfarma ha promosso l’erogazione dei servizi in telemedicina presso la rete delle farmacie associate.

Il progetto ha stimolato un incremento di adesioni a livello territoriale, favorite anche dalle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza riservate alle farmacie rurali.