In apertura agli Stati generali della Rete Trapiantologica Italiana, ospitati a Roma dal 24 al 26 gennaio, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci ha sottolineato l’importanza dell’occasione per fare il punto sulla situazione attuale e le prospettive future del sistema trapiantologico italiano “tra i più avanzati in Europa per la sicurezza dei processi, la qualità degli interventi e il numero di donatori”. Il Ministro ha quindi evidenziato gli eccezionali risultati raggiunti nell’anno 2023.

I dati 2023

Nel 2023, sono state raggiunte le migliori performance mai realizzate in Italia non soltanto in termini di cifre assolute, più alte di sempre, ma anche con riguardo alle percentuali di crescita annuali.

Stando ai dati del Centro Nazionale Trapianti, le donazioni hanno per la prima volta superato quota 2mila, assestandosi ad un valore di 2.042, registrando un aumento dell’11,6% rispetto al 2022.

Ancora, il numero di interventi di trapianto di organo ha superato i 4mila: nel 2023 gli interventi sono stati 4.462, 586 in più rispetto all’anno precedente, con un +15,1% negli ultimi dodici mesi.

«È importante sottolineare – ha enfatizzato il Ministro – che la crescita di questi interventi ha riguardato tutte le specialità, con una conferma del miglioramento costante degli esiti degli interventi. Volumi in crescita si sono registrati anche nell’attività dei tessuti e in quella delle cellule staminali emopoietiche».

Le donazioni

Anche il tasso di donazioni ha superato il massimo storico di 24,6 per milione di abitanti raggiunto nel 2022, toccando quota 28,2 donatori per milione di persone e superando così la vicina Francia.

Nel ranking europeo, l’Italia con questi risultati si posiziona sul podio, seconda solo alla Spagna.

Superare i gap ancora esistenti

Si tratta di dati straordinari, ma il percorso intrapreso deve essere portato avanti con impegno per risolvere le criticità ancora presenti.

Esistono, difatti, molti pazienti in attesa nel nostro Paese e il fabbisogno non è ancora del tutto soddisfatto. Occorre promuovere ulteriormente la cultura della donazione.

In tal senso, ha ricordato il Ministro, esistono forti differenze regionali tra Nord e Sud. «Senza donazione non può esserci alcun trapianto. Per questo resta fondamentale avviare tutte le iniziative necessarie affinché sempre più persone si rendano disponibili a donare», ha sostenuto.

Attivazione del portale digitale

A quest’ultimo riguardo, nel 2024 verrà introdotta una novità significativa che consentirà ai cittadini di registrare la propria dichiarazione direttamente da casa, attraverso il portale cui accedere con Carta d’Identità Elettronica – CIE, e non solo negli uffici anagrafe.

Il Ministro ha altresì ricordato la rilevanza significativa e strategica di iniziative di sensibilizzazione e informazione al cittadino che devono essere implementate anche promuovendo sinergie con Regioni, Comuni, Società scientifiche, specialisti, associazioni del dono, MMG e tutti i professionisti coinvolti nelle reti di prossimità che hanno una relazione diretta e di fiducia con le persone.