Parte da 408 farmacie territoriali della Regione Friuli-Venezia Giulia, la prima ad aderire sul territorio nazionale, “Recupera e Respira”, il primo progetto nell’Unione Europea dedicato al recupero e al corretto smaltimento degli inalatori spray e polvere esauriti, utilizzati per la cura delle patologie respiratorie.

L’iniziativa, promossa da Chiesi Italia, realizzata in partnership con Federfarma e patrocinata dalla Federazione italiana medici di famiglia (Fimg), dal Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) e dalla Federazione ordini farmacisti italiani (Fofi), intende tutelare l’ambiente e limitare l’effetto della dispersione in atmosfera di residui che possono essere dannosi per l’equilibrio dell’ecosistema e per la salute dell’uomo. Collaborano al progetto per lo smaltimento degli inalatori Assinde e il Gruppo EcoEridania.

Obiettivo “Recupera e Respira”

Raggiungere la neutralità carbonica entro il 2035, migliorando gli impatti dei processi aziendali e dei suoi prodotti sulle persone, la biosfera e il territorio. Con questo obiettivo è stata lanciata l’iniziativa Recupera e Respira, accolta con plauso dalle istituzioni di settore:

«La farmacia, punto di riferimento per i cittadini sui temi di salute – dichiara Marco Cossolo, presidente di Federfarma – e i farmacisti, in qualità di professionisti del farmaco, ricoprono un ruolo centrale nell’azione di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale relativi all’uso consapevole dei farmaci e sul loro corretto smaltimento», concetti condivisi e sottolineanti anche da Andrea Mandelli, presidente Fofi.

L’auspicio è che il progetto possa essere esteso al territorio e imitato, dopo Friuli Venezia Giulia, anche da altre Regioni: «Abbiamo messo a disposizione di questa iniziativa innovativa nel panorama della tutela dell’ambiente e del riciclo in ambito sanitario la nostra professionalità e la nostra presenza capillare nella Regione, confidando che venga raccolta positivamente anche dai cittadini, i primi a manifestare il proprio impegno portando nelle farmacie gli inalatori esausti» dichiara Luca Degrassi, presidente di Federfarma Friuli-Venezia Giulia.

Gli inalatori raccolti nelle farmacie verranno ritirati periodicamente da Assinde, società costituita da Farmindustria, Federfarma e Assofarm e dalle Associazioni delle aziende distributrici Adf e Federfarma Servizi, con operatori specializzati, e avviati allo smaltimento nel termovalorizzatore certificato.

Il valore aggiunto del progetto

L’iniziativa sottolinea l’importanza e la possibilità di “fare rete” tra pubblico-privato e territorio, secondo obiettivi comuni, più facilmente raggiungibili con azioni di sinergica alleanza. «Progetti come “Recupera e Respira” testimoniano quanto la collaborazione tra pubblico e privato riesca a generare valore per la società – commenta Giorgio Palù, presidente di Aifa –. Anche le istituzioni devono farsi promotrici di comportamenti virtuosi che possano portare un reale beneficio per le persone e, come in questo caso, per il Pianeta. Al pari le aziende non possano esimersi dall’implementare dei piani volti alla sostenibilità: ambientale, economica e sociale».

In questa direzione, coerentemente con l’impegno di diventare Carbon Neutral entro il 2035, il Gruppo Chiesi ha deciso di investire circa 350 milioni di euro in un nuovo processo produttivo per la produzione di inalatori spray (pMDI) con propellente bassoemissivo, innovativo e rispettoso dell’ambiente.

«Gli inalatori – aggiunge Silvestro Scotti, segretario nazionale della Fimmg – sono un presidio fondamentale sia per la quota farmaco che per la tecnologia utilizzata, per le patologie respiratorie come, ad esempio, la Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), che colpisce circa 3,5 milioni di persone in Italia, o l’Asma e le allergie respiratorie, che ne coinvolgono circa 9 milioni. Si può, quindi, comprendere il ruolo della Medicina Generale in un approccio One Health, amplificato sui nostri pazienti grazie al rapporto fiduciario, nell’educare il paziente e contribuire a ridurre l’impatto ambientale che può causare un numero così elevato di inalatori se non smaltiti correttamente.».

In Italia, ogni anno, vengono erogati oltre 82 milioni di inalatori (più di 104 mila nella sola Regione Friuli Venezia Giulia). Questi vanno smaltiti per combustione a circa 1.100 gradi centigradi per evitare la dispersione in atmosfera di residui dannosi per l’ambiente e la salute dell’uomo.

Iniziative associate

Il progetto include anche una campagna di awareness e di comunicazione integrata, rivolta ai farmacisti e ai pazienti, e una dedicata a Mmge Specialisti, finalizzate a informare l’opinione pubblica sul rispetto dell’ambiente.