Per dare una svolta rapida al trend negativo delle vaccinazioni degli ultimi anni, nel 2017 è stata approvata la legge n. 119. Tale legge sostiene l’offerta di vaccini in età pediatrica e reintroduce l’obbligo per 10 vaccinazioni:
– anti-poliomielitica;
– anti-difterica;
– anti-tetanica;
– anti-epatite B;
– anti-pertosse;
– anti-Haemophilus influenzale tipo b;
– anti-morbillo;
– anti-rosolia;
– anti-parotite;
– anti-varicella.
A queste 10 vaccinazioni se ne aggiungono poi altre quattro, non obbligatorie ma fortemente consigliate e gratuite:
– anti-meningococcica B;
– anti-meningococcica C;
– anti-pneumococcica;
– anti-rotavirus.
A chi si rivolge la legge 119 sui vaccini?
La legge 119, frutto della conversione del decreto-legge 7 giugno 2017 n.73 “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale”, si rivolge a bambini e ragazzi fino ai 16 anni, ai quali è richiesta una certificazione sulle vaccinazioni effettuate al momento dell’iscrizione ad asili e scuole. Le vaccinazioni obbligatorie sono gratuite e prenotabili anche in farmacia tramite CUP.
Cosa comporta la mancata applicazione della legge 119?
La mancata somministrazione dei vaccini obbligatori preclude l’iscrizione ad asili nido e scuole materne. Per il mancato rispetto dell’obbligo da parte di bambini e ragazzi più grandi, invece, è prevista una multa da 100 a 500 euro. Prima però si verrà contattati dalla propria Asl di competenza per avviare un percorso di recupero delle vaccinazioni. Sono poi esonerati dall’obbligo i bambini e i ragazzi già immunizzati a seguito di malattia naturale, e i bambini che presentano specifiche condizioni cliniche che rappresentano una controindicazione permanente e/o temporanea alle vaccinazioni.
Quali sono le somministrazioni previste?
Dal momento che molte vaccinazioni non sono disponibili singolarmente ma solo come formulazioni combinate, ecco quali sono le somministrazioni previste per legge:
- Vaccino esavalente. Viene somministrato ai bambini che hanno compiuto il 2° mese di vita, con tre dosi distribuite nell’arco del primo anno di età. Le vaccinazioni comprese sono sei: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse e anti Haemophilus influenzale di tipo B.
- Vaccino trivalente MPR. Questo vaccino viene somministrato tra il 13° e il 15° mese di vita e protegge contro tre malattie: Morbillo, Parotite e Rosolia.
- Vaccino contro la Varicella. Questa vaccinazione può essere somministrata con un vaccino monovalente (quindi da sola) oppure può essere inserita all’interno di una formulazione quadrivalente, che associa l’anti-varicella al trivalente MPR.
Obiettivi del piano nazionale per la Prevenzione Vaccinale 2017-2019
Nel piano nazionale per la Prevenzione Vaccinale 2017-2019 sono state individuate cinque priorità:
- Mantenere lo stato Polio free;
- Perseguire gli obiettivi del Piano Nazionale di Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita (PNEMoRc) e rafforzare le azioni per l’eliminazione;
- Garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni, l’accesso ai servizi e la disponibilità dei vaccini;
- Prevedere azioni per i gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili e con bassa copertura vaccinale (HtRGroups);
- Elaborare un Piano di comunicazione istituzionale sulle vaccinazioni, nonché una serie di obiettivi specifici, oltre a quelli di copertura vaccinale per tutte le vaccinazioni inserite in Calendario.
Come è la situazione in Italia oggi
L’entrata in vigore delle legge n. 119 nel 2017 sta già modificando favorevolmente il livello di copertura vaccinale nella popolazione infantile nel nostro Paese, anche se in molte regioni italiane non è ancora stata raggiunta la soglia del 95% di copertura (considerata fondamentale per evitare la circolazione della malattia). Rispetto al 2016 le coperture sono in crescita dallo 0,5% al 3%, quindi la situazione può dirsi migliorata.
Le polemiche non mancano e in questi ultimi giorni si è tornato a discuterne a causa di uno scambio di battute a distanza tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e la ministra della Salute Giulia Grillo. “Dieci vaccini obbligatori sono troppi” sostiene Salvini, mentre la ministra deputata al tema in questione ha ribadito che le vaccinazioni “sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria” e che “in discussione a livello politico sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione”. Le ultime notizie dai ministeri dell’Istruzione e della Salute sono che si sta lavorando a una proroga della scadenza, al momento indicata dalla legge dello scorso anno per il 10 luglio prossimo, per consegnare le autocertificazioni di avvenuta vaccinazione e potersi iscrivere al nuovo anno scolastico.
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