Il vaccino adiuvato si dimostra più efficace contro l’influenza per la popolazione over 65

Il vaccino adiuvato produce nella popolazione over 65 una migliore risposta immunitaria contro l’influenza rispetto al vaccino non-adiuvato: i nuovi risultati in merito sono stati presentati in occasione del Congresso dell’European Scientific Working group on Influenza (ESWI) che si è tenuto a Riga.

Il modello predittivo presentato da James Mansi, responsabile mondiale Medical Affairs di Seqirus, ha predetto una maggiore protezione indotta del vaccino antinfluenzale trivalente adiuvato rispetto al vaccino antinfluenzale trivalente convenzionale negli adulti di età pari o superiore ai 65 anni per tutti i ceppi testati. Questo perché il vaccino adiuvato, cioè potenziato, irrobustisce la risposta immunitaria indotta dal virus influenzale inattivato contenuto nel vaccino stesso, e pertanto sembra offrire una maggiore protezione anche in quegli anni in cui il virus influenzale subisce modificazioni strutturali, durante la stagione invernale, e quello contenuto nel vaccino non corrisponde esattamente a quelli in circolazione.

I dati sono confermati anche dagli studi di HTA condotti sia in Italia sia nel Regno Unito. In Italia sono infatti quasi 30.000 i casi di influenza che si potrebbero prevenire negli over 65 passando al vaccino adiuvato. «La superiorità clinica in questa popolazione può essere dovuta al fatto che i vaccini non-adiuvati determinano una protezione inferiore nei confronti dei ceppi virali di tipo ‘A’, che sono quelli che colpiscono maggiormente gli anziani», ha affermato Stefano Capri, professore all’Università Cattaneo LIUC.

Nel Regno Unito invece passare dai vaccini antinfluenzali convenzionali al vaccino adiuvato consentirebbe di prevenire circa 200.000 casi di influenza tra questa fascia della popolazione, con una riduzione del ricorso al medico di base stimata in 21.800 casi.

«Analisi farmacoeconomiche mostrano costantemente che vaccini antifluenzali più efficaci riducono le visite dal medico di base, i ricoveri ospedalieri e gli episodi di malattia grave, e ovviamente aiutano gli anziani a mantenersi sani e autonomi. L’impiego del vaccino adiuvato contro l’influenza è dunque un’opzione costo-efficace sia per il sistema sanitario inglese che per quello italiano», ha concluso Marco Barbieri, del Centro di farmacoeconomia dell’Università di York, che ha collaborato con il professor Capri allo studio.