L’avvento della pandemia da Covid-19 ha evidenziato le criticità di un’assistenza territoriale ancora in molte aree deficitaria, colmate, nella maggior parte dei casi, dalla presenza capillare, in tutte le aree del Paese, delle farmacie territoriali. Proprio alla luce di questo scenario, è stata forte l’accelerazione del sistema verso un nuovo modello di farmacia, in grado di assicurare servizi anche ai cittadini residenti nelle aree più remote dello Stivale.

Fino al 30 giugno vi è la possibilità per le farmacie rurali di partecipare al bando Pnrr. In occasione di un convegno tenutosi a Cosmofarma 2022, Gianni Petrosillo, presidente Sunifar, ha spiegato i criteri che hanno portato alla preparazione dei corsi di formazione, previsti come condizione necessaria per partecipare al bando e accedere al finanziamento previsto dal Pnrr

Sulla base del Pnrr, infatti, le farmacie ubicate in centri con un numero di abitanti inferiore alle 3mila unità possono accedere al finanziamento di 100 milioni di euro. 50 milioni sono destinati per la macro-area Centro-Nord, mentre i restanti 50 per la macro-area Mezzogiorno. L’importo massimo finanziabile per ciascuna farmacia rurale sussidiata è di 44.260 euro.

L’iscrizione al bando per le farmacie rurali potrà essere effettuata entro e non oltre il prossimo 30 giugno 2022. Per aiutare i farmacisti nella partecipazione, Federfarma ha messo a disposizione dei richiedenti un help-desk con call center dedicato.

Anche Petrosillo ha sottolineato che «Le domande dei farmacisti sul bando sono diverse. Stiamo dando risposte anche tramite webinar e apposite comunicazioni con l’obiettivo di fornire le istruzioni per partire col piede giusto».