I medicinali omeopatici vengono definiti dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) come prodotti «ottenuti utilizzando sostanze di origine minerale, chimica, vegetale, animale e biologica (definite ceppi omeopatici) attraverso metodi di produzione specifici, definiti nelle farmacopee ufficiali (Farmacopea Europea o Farmacopea Francese o Farmacopea Omeopatica Tedesca)».

A livello normativo, i medicinali omeopatici si suddividono tra quelli commercializzati “ope legis e quelli per i quali non è stato presentato ad AIFA un dossier di registrazione.

«Con Legge 160/2019 è stato stabilito il proseguo della commercializzazione per i prodotti interessati da un procedimento di richiesta di Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC), depositata all’AIFA entro il 30 giugno 2017.

Mentre, per gli altri prodotti, per i quali il titolare non ha presentato la domanda di rinnovo, è stato concesso lo smaltimento delle scorte presenti nel canale distributivo alla data del primo gennaio 2020, fino alla data di scadenza indicata in etichetta e comunque non oltre il primo gennaio 2022» si legge sul sito dell’Autorità.

Gli aggiornamenti al 30 giugno

Gli aggiornamenti consistono in un elenco delle confezioni dei medicinali omeopatici per i quali è stata rilasciata l’AIC, secondo la procedura sopracitata al 30 giugno 2023. Tali medicinali sono autorizzati alla commercializzazione ope legis in accordo alle previsioni della legge 160/2019 nelle more della valutazione del dossier da parte dell’Agenzia.

L’elenco delle confezioni dei medicinali omeopatici, per i quali è stata rilasciata l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (secondo la procedura sopracitata al 30 giugno 2023), integra l’elenco già pubblicato sul sito AIFA relativo alle confezioni dei medicinali omeopatici, per i quali è stata rilasciata l’AIC nel periodo 2016-2022. Per disporre, quindi, di un quadro unitario, gli elenchi devono essere consultati congiuntamente.

Per quanto riguarda la categoria di medicinali che hanno ottenuto l’AIC, occorre ricordare che fino al termine della commercializzazione delle scorte, è possibile trovare sul mercato confezioni nelle quali non è indicato il numero di AIC e le informazioni non sono aggiornate con quelle autorizzate nel provvedimento autorizzativo.

Si ricorda, infine, che gli aggiornamenti vengono effettuati su base periodica.