Quali sono le piante officinali più indicate per sostenere l’organismo nell’affrontare i disturbi più diffusi nel cambio di stagione? Il tema è stato approfondito da Alessandro Targhetta, medico esperto in omeopatia e fitoterapia, nel corso di un incontro organizzato da Boiron sull’argomento. Come ha spiegato l’esperto, l’aumento delle ore di luce diurna corrisponde, infatti, a fasi di riattivazione metabolica di vari organi che, a volte, può portare con sé qualche fastidio.

Tra le piante officinali prese in esame dal dottor Targhetta, vi sono in primis i “tre moschettieri della fitoterapia”: Cynara scolimus, Tarassacum officinalis e Fumaria officinalis. Si tratta di tre piante speciali, alleate per depurare l’organismo sul fronte dell’intestino, del fegato, del rene e della cute. Quando assunte contemporaneamente, agiscono in sinergia per offrire un effetto completo. I benefici riguardano anche una diminuzione dei livelli di colesterolo ematico, la stimolazione e regolazione del flusso biliare, la capacità di produrre un effetto spasmolitico.

La loro combinazione ha, quindi, un’azione su fegato, vie biliari, vie urinarie, metabolismo lipidico e apparato gastrointestinale. I terapeuti la considerano una formulazione di drenaggio particolarmente efficace in caso di lentezza digestiva, meteorismo addominale, insufficienza epatica di lieve entità, colesterolo ematico un po’ oltre i livelli desiderati, ritenzione idrica, eczemi e acne.