A più di un anno dall’istituzione del “Fondo per l’Alzheimer e le demenze”, è stata definita l’erogazione dei 15 milioni di euro stanziati: 14,1 milioni di euro andranno alle Regioni e 900mila euro all’Iss. Federfarma si è dichiara pronta a collaborare a quei progetti che includono servizi che possono essere erogati in farmacia

Ad oltre un anno di distanza dall’istituzione del “Fondo per l’Alzheimer e le demenze” è stata definita la ripartizione dei fondi stanziati, pari a 15 milioni di euro. In base alla ripartizione, 14,1 milioni di euro andranno alle Regioni, mentre 900mila euro all’Istituto Superiore di Sanità.

Una cifra, secondo quanto dichiarato dalla Fondazione Alzheimer, è assolutamente insufficiente a coprire le esigenze dei malati e delle loro famiglie. Inoltre, ha rimarcato la Fondazione, è stato sprecato molto tempo prima di sapere come poter utilizzare le risorse messe a disposizione.

I progetti

I progetti presentati devono prevedere interventi nel campo della diagnosi e della presa in carico delle persone con demenza, con un potenziamento della diagnosi precoce e l’implementazione di interventi di telemedicina, tele-riabilitazione e trattamenti psico-educazionali.

In tal senso, la Federazione Alzheimer Italia, in qualità di membro del Tavolo Permanente sulle Demenze, si fa garante affinché questi fondi vengano impiegati in progetti utili, in grado di produrre effettive ricadute sul territorio così come sui soggetti affetti da demenza e sulle loro famiglie.

Il sostegno di Federfarma

«Federfarma, da sempre sensibile a queste tematiche, nell’auspicare una accelerazione delle tempistiche, si è dichiarata disponibile a collaborare a tutti quei progetti che includano servizi che possono essere erogati in farmacia» ha dichiarato il Tesoriere di Federfarma, Michele Pellegrini Calace.

Difatti, le oltre 19mila farmacie territoriali presenti sul territorio nazionale mettono a disposizione dei pazienti malati di Alzheimer e dei loro familiari la propria rete per offrire un primo orientamento riguardo ai servizi sanitari presenti sul territorio.

«Le farmacie sono in rete tra loro e con le strutture pubbliche, possono, quindi, efficacemente dare informazioni e indicazioni sui servizi territoriali» ha proseguito Pellegrini Calace.

L’impegno di Federfarma per i pazienti affetti da demenza è di lunga data. Tra le ultime iniziative promosse all’interno delle farmacie c’è proprio “Farmacia amica delle persone con demenza” promosso e realizzato in collaborazione con la Federazione Alzheimer Italia. Si tratta di un progetto che, ancora una volta, vede le farmacie italiane in prima linea per il sociale, confermando il loro ruolo di presidio sociosanitario irrinunciabile sul territorio.